Il Nuovo Teatro Sanità di Napoli festeggia gli ottanta anni dell’eclettico drammaturgo Manlio Santanelli con una serie di eventi dedicati alla sua carriera di scrittore e autore teatrale. Il 7 febbraio al N.T.S. è andato in scena “Processo a un autore”, che ha visto Manlio Santanelli al centro del dibattito condotto da Edgardo Bellini e Mario Gelardi. Sono intervenuti in sua difesa Federica Aiello, Roberto Azzurro, Fabio Cocifoglia, Marina Confalone, Isa Danieli, Michele Danubio, Gea Martire, Nello Mascia, che hanno dato con la loro presenza un giusto attestato di stima e riconoscimento a un grande e indiscusso maestro della drammaturgia contemporanea. La sua lunga carriera di autore teatrale è costellata di successi in Italia e all’estero. Tra i suoi testi portati in scena ricordiamo: “La solitudine si deve fuggire”,” A casa dopo cena”, “Il chiodo fisso”, “Le furberie di Scapino”, “Il marchese di Roccaverdina”, ”La terza faccia della medaglia”, ”Babà di nonna sua”, ”La fabbrica delle creature”, ”Il baciamano”, ”Per disgrazia ricevuta”, ”Le tre verità di Cesira”, ”Regina Madre”, “Bellavita Carolina”, ”La Venere dei terremoti”, “Un eccesso di zelo”, “Pulcinella”. Le figure femminili predominanti sono una costante negli scritti di Manlio Santanelli, che vede il teatro come un rito sacro liberatorio e catartico, dove far diventare favola la realtà che ci circonda, troppo spesso amara e difficile. Nel corso della serata Nello Mascia ha ricordato, con emozione, il debutto di “Uscita di emergenza” con Bruno Cirino negli anni ’80, interpretando il “monologo della creatura” tratto dallo stesso. Il testo racchiude in sé tutti i temi cari all’autore come la solitudine e l’incomunicabilità che insieme alla precarietà costituiscono elementi costanti della vita umana. La grande Isa Danieli ha regalato al pubblico” il monologo del pescecane”tratto da “Regina Madre”uno dei testi di Manlio Santanelli più conosciuti e rappresentati all’estero, sempre con grande successo di critica e di pubblico. Marina Confalone con il “Monologo della sorella piccola” da “L’aberrazione delle stelle fisse” ha portato il suo personale contributo al grande Maestro. Roberto Azzurro ha dato voce a un divertentissimo monologo tratto dalla “Venere dei terremoti”. Gea Martire ci ha deliziato con il” monologo dell’orecchio” da “Il mio cuore è nelle tue mani”. Fabio Cocifoglia ha dato il suo prezioso contributo alla serata con “Memorie di un uxoricida” da “Militari, religiosi e piedi difficili”. Federica Aiello e Michele Danubio hanno offerto al pubblico in sala una anteprima dello spettacolo” Domanda di desiderio”, testo inedito di Manlio Santanelli, che porteranno in scena (9,10,11 febbraio) nel Nuovo Teatro Sanità, con la regia di Mario Gelardi. Con il consueto stile ironico e dissacrante , che contraddistingue i testi di Santanelli, ai due protagonisti è affidato il compito di portare in scena una delle pulsioni umane più istintive e primordiali:il desiderio verso un’altra persona che si insinua subdolo nella loro vita di coppia tranquilla e collaudata.
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