Composti dello Zolfo derivati dalle eruzioni vulcaniche sarebbero i nuovi ingredienti del brodo primordiale che ha dato origine alla vita sulla Terra. Ciò è quanto emerge dallo studio pubblicato sulla rivista Astrobiology ad opera di gli astrobiologi del Massachusetts Institute of Technology (Mit) e dell’Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics, coordinati da Sukrit Ranjan.
Gli astrobiologi grazie a modelli al computer hanno ricostruito in laboratorio le condizioni ambientali della ‘Terra Primitiva’: luogo inospitale in cui l’atmosfera era priva di ossigeno e la superficie era bombardata da asteroidi e scossa da vulcani. Sono quindi riusciti a dimostrare che alcuni composti dello zolfo accelerano la sintesi dei precursori dell’Rna (cugino del Dna) e custode delle informazioni geniche delle prime cellule.
“Le molecole che contengono zolfo – ha spiegato John Brucato, astrobiologo dell’Osservatorio di Arcetri dell’Istituto Nazionale di Astrofisica – hanno avuto un ruolo importante nell’origine della vita, per esempio facilitando le reazioni chimiche e il ripiegamento delle prime proteine”.
Per lo studioso, però, da sole non bastano poiché in base alle nostre attuali conoscenze il brodo primordiale era un miscuglio di acqua e composti organici di origine spaziale. La ‘Terra Primitiva’ era, infatti, arida e l’acqua è arrivata solo in un secondo momento portata dagli asteroidi. Per John Brucato è, quindi, importante studiare l’origine della vita anche nello spazio come si sta facendo ora con la missione Osiris-Rex, partita nel 2016 verso l’asteroide Bennu, dal quale preleverà campioni da riportare a Terra nel 2023.