Grande successo di pubblico per lo spettacolo “I Promessi Sposi – Opera moderna“, l’imponente opera tratta dal capolavoro di Alessandro Manzoni. Protagonista del musical è Noemi Smorra, nel ruolo di Lucia Mondella. Lo spettacolo sarà in scena al Teatro Palapartenope di Napoli fino al 29 novembre per poi proseguire al Teatro Massimo di Palermo, dal 4 al 13 dicembre e al Granteatro di Roma dal 13 al 24 gennaio 2016. Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Noemi Smorra, la protagonista del capolavoro manzoniano con le musiche e gli arrangiamenti di Pippo Flora e la regia di Michele Guardì.
Approdi a Napoli per la seconda volta con il musical “I Promessi Sposi – Opera moderna”. È sempre difficile confrontarsi con un pubblico napoletano che spesso è esigente, tu come sei stata accolta dal pubblico?
«Sono stati molto calorosi. Io con Napoli ho un rapporto particolare perchè mio padre è napoletano, e anche il papà di mia mamma, mio nonno, era napoletano. Napoli è nel mio cuore a livello musicale. Con mio padre, che era un chitarrista classico, abbiamo sempre lavorato sulla tradizione, la musica sin da bambina è stata per me necessità di vita. Ho iniziato a studiare prestissimo per poi andare avanti e proseguire anche con il teatro. A Napoli mi sento come a casa, ritrovo le mie origini, e qui è soprattutto il modo e l’attenzione verso la materia artistica che è diverso.»
Mi racconti un po’ dei tuoi esordi?
«Quel del teatro e quella della musica sono due carriere parallele che a volte si incontrano nel teatro musicale. Da ragazzina avevo una band ed ho cominciato con esibizioni dal vivo in vari festival, come Il festival degli Sconosciuti. A venti anni sono entrata all’Accademia “Silvio D’amico”, perchè anche la passione per il teatro cresceva. Ho debuttato nel 2005 con Alessandro Preziosi, come coprotagonista e da quel momento non mi sono più fermata, saltando dal teatro musicale alla prosa, dalla fiction al varietà con Pippo Baudo, per poi approdare a The Voice.»
Cosa ricordi in particolare della tua partecipazione a The Voice?
«La cosa più bella che ricordo è il lavoro con la Carrà. Poi il confronto con molti ragazzi è fondamenta per la formazione artistica. Ci sono molti talenti che passano per i talent show, l’unica pecca sta nel fatto che essendo un format televisivo si ha poco tempo da dedicare ai partecipanti. Quindi un artista deve farsi apprezzare e valere in poco tempo che si ha a disposizione. È comunque un’esperienza che consiglio a tutti quelli che vogliono intraprendere questa strada, non solo con lo scopo di cercare visibilità e farsi un nome. L’esperienza The Voice va fatta anche per mettersi in discussione, perché è un fenomeno sociale, perché entri in un calderone dove ti infilano sui social e ti dicono qualsiasi cosa, dove ognuno si sente di potere giudicare e dove all’inizio, per chi non ha il pelo sullo stomaco, può sembrare una strattonata, però, fa parte del gioco. Quindi io potrei consigliare veramente di confrontarsi con il presente. E poi chiaramente la musica è live, la musica è sala prove, la musica è studio e tanto altro poi.»
Lo scorso maggio è uscito il tuo album “Trasparente”…
«Sì, prodotto dalla Maqueta Records e con la direzione artistica di Fernando Alba, un lavoro, il primo, che sta andando molto bene e mi riempie di soddisfazioni.»
Come è nato il lavoro Golden Leaves in collaborazione con Lena Katina?
«Avevamo lo stesso produttore, Alessandro Paolinelli della Maqueta Records, c’è stata quest’idea e devo dire ha funzionato perché Golden Leaves attualmente, nonostante sia uscito a gennaio 2015, è ancora in classifica in Russia e in altri paesi del Sud America, soprattutto e abbiamo vinto molti premi tra cui uno importante a Berlino come miglior video musicale. Mi piace moltissimo l’idea di poter costruire anche una carriera all’estero perchè ci sono tante opportunità.»
Come ti vedi proiettata in futuro?
«Sicuramente come cantante solista. Oltre ad esibirmi live con Lena, ho già vissuto questa piacevole esperienza anche da sola. In questo periodo stiamo progettando un tour all’estero, non vedo l’ora di poter annunciare. E tra l’altro nel 2016 debutto anche al cinema con un thriller tratto da una storia vera con un grande regista che torna al cinema, Ruggero Deodato. Un film di altissimo livello proprio d’autore e quindi sono molto contenta sarà distribuito in vari paesi del mondo. Una cosa molto bella»