“Niño” di Tino Caspanello con Cinzia Muscolino, è andato in scena in anteprima nazionale all’interno della rassegna “Il Teatro cerca casa”. Il monologo prende spunto da una storia veramente accaduta; la protagonista, una ragazza semplice di buona famiglia, ci racconta la sua storia d’amore, seppur drammatica, con una leggerezza e soavità inusuali, quasi come in un sogno catartico e ristoratore. Lei vive in un piccolo centro della Sicilia, nei primi anni del 1950. Non ha mai lasciato il suo paese, la sua vita scorre tranquilla, fino a quando uno dei tanti immigrati in Argentina torna al paese e la chiede in moglie. Si sposa così per procura e dopo 10 mesi ,per la prima volta, lascia il paese e affronta il lungo viaggio da sola per raggiungere il suo amato in Argentina. Ma quasi alla fine del viaggio accade l’imprevedibile. Una passeggera partorisce a bordo della nave, ma prima di scendere abbandona il neonato tra le braccia della nostra protagonista e scompare. Il marito che l’aspetta alla fine del viaggio non crederà mai alla sua buona fede. Il bambino viene abbandonato al suo triste destino. Il sogno della nostra ragazza si infrangerà così miseramente; il marito si rivelerà un uomo rozzo e insensibile e molto lontano dal principe che la ragazza aveva sognato per il suo futuro.
Il testo è scritto in Italiano, a differenza di altri scritti di Tino Caspanello che sono in dialetto Messinese (“Mari”,”Nta Llaria”,”Rosa”,”Malastrada”).I temi affrontati sono molteplici:quello dell’immigrazione, l’ineluttabilità del destino, della vita, della morte, l’incomunicabilità tra gli esseri umani,la ricerca della verità (la verità è come un mostro che sta nascosto e improvvisamente si rivela),la solitudine, la ricerca della felicità nelle piccole cose quotidiane(l’amore con il quale la protagonista si dedica all’antica arte del ricamo).
Una attenzione particolare va alla protagonista (Cinzia Muscolino),che ci affascina con i suoi silenzi, con i suoi guizzi,con il suo candore, con la sua incontenibile energia. Il regista Tino Caspanello, drammaturgo, attore, scrittore, scenografo, nato a Pagliara, paese della provincia Messinese, ci fa viaggiare nel suo personale mondo, dal quale non vorremmo più uscire, dopo averlo fatto completamente nostro.
In questa occasione, a Napoli, il regista ha ricevuto una targa dallo staff del “Teatro cerca casa” come segno di tangibile riconoscenza per l’ottimo lavoro svolto. Pubblico entusiasta e particolarmente attento che si è intrattenuto a parlare con il regista e la protagonista dopo la fine dello spettacolo. Caspanello è anche l’autore di “Mari”spettacolo vincitore del Premio Riccione 2003
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