Musica come resistenza, come confronto, come spazio per esprimersi. Il Newroz festival, primo esempio di direzione artistica del collettivo dei 99 Posse, giunge alla sua terza edizione e propone un ricco programma che vedrà diversi artisti esibirsi alla Mostra d’Oltremare nell’area 17 (ingresso da via Usodimare) dal 23 al 25 giugno. Il Newroz, dal persiano nava (nuovo) e rəzaŋh (giorno), è il Capodanno curdo; si tratta di molto di più che una festa, è un momento di unità nazionale, è la voglia di resistere di un popolo che viene osteggiato anche nei momenti di festa.
«Il nostro festival – dice Massimo Jovine – non è una semplice rassegna musicale, ma un momento di affermazione dell’orgoglio meridionale, un luogo realmente aperto in cui siano sfumate le distinzioni tra chi organizza e chi assiste. Uno spazio di confronto e di spazio di crescita collettiva».
In nome di una comunanza di intenti si esibiranno sullo stesso palco big ed emergenti pronti a portare il loro contributo. Il 23 saranno protagonisti Ciccio Merolla, 99 Posse e James Senese con Napoli centrale. La serata del 24 sarà aperta dalle due band napoletane dei Vintinove e Trenta e dei Pankina Krew e a seguire i Foja impegnati in un lungo tour. Il 25 per la chiusura del festival ci saranno gli Stato sociale, freschi del successo ottenuto al concerto del Primo Maggio, e le Gazzelle.
«In nome dell’orgoglio, collettivo – conclude Massimo Jovine – e della necessità di riscatto dalle mille forme di silenzio a cui Napoli viene sistematicamente condannata, in nome del bisogno di riprendere la bellezza e lo spazio della socialità, il Newroz ha voglia di far ballare la città abbattendo i perimetri, contaminando i generi e mescolando le culture. Sono previsti quindi iniziative culturali e musicali, dibattiti, presentazioni di libri per questa terza edizione».
Da un’idea di Massimo Jovine, subito accolta da Ciccio Merolla, è nato il collettivo dei Terroni uniti impegnati nella lotta contro il razzismo; durante la conferenza del festival è stato presentato il secondo video del collettivo dedicato ai nativi d’America che sono in Europa, anche a Napoli, per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla costruzione di un oleodotto lungo 346 miglia accanto alle loro terre. Il titolo del brano sarà deciso proprio dai Dakota che hanno ricevuto il video e ci stanno lavorando.
I prezzi sono davvero popolari e variano dai 6 e ai 10 euro con possibilità di abbonarsi alle tre serate a 20 euro inoltre tutti i rifugiati e richiedenti asilo entreranno gratis in tutte e tre le serate del festival.
Inoltre la cumana sarà aperta con corse fino alle 24.00 e con biglietto di ritorno gratis.