Il 15 aprile dalle ore 17.30 presso il Centro europeo di studi sulla devianza e sulla criminalità minorile di Nisida (via Nisida 59 – Napoli) si terrà il primo Solo show di Annalaura di Luggo dal titolo “NeverGive Up” – 2nd Act- The Donation, curato da guido Cabib.
La ricerca artistica di Annalura di Luggo, che sceglie di esprimersicon la fotografia, si materializza attraverso un atto performativo, il presupposto di questo atto è il desiderio di andare oltre uno sguardo superficiale. Un colloquio vis-à-vis con il protagonista, un dialogo, riguardo alle cose importanti della sua vita e della sua personalità, precede la realizzazione delle foto. L’obbiettivo è creare un’intesa intima tra la fotografa e il suo soggetto, che in un certo senso è spinto al racconto di sé.Poi si passa all’attività di ripresa, il focus si concentra sull’iride; l’occhio nel suo complesso, infatti, può essere segnato dallo stress e dal tempo, ma l’iride rimane viva e meravigliosa e custode intatta di una mappa che è tutt’uno con la singolarità dell’individuo.
L’artista ha incontrato per due giorni 10 detenuti del Carcere minorile di Nisida, Napoli, dove coadiuvata dal personale educativo dello stesso Carcere, ha svolto e coinvolto i giovani detenuti in una serie di atti performativi e di interviste al fine di stimolare negli stessi un senso positivo dell’approccio alla vita, sia introspettivo sia verso la collettività. Il risultato è un’esperienza multisensoriale per il pubblico che visionerà lo spazio dove è stata allestita la mostra con video, foto e decal, tutto per stimolare lo stesso pubblico fruitore a riflettere su situazioni ed emozioni che abitualmente non rappresentano il normale vissuto ma che sono necessarie per capire la realtà della vita.
In questa particolare occasione, dopo il successo della Mostra Personale a Torino nell’ambito della “The Others Fair” dal 5 all’8 Novembre 2015, l’artista compie l’atto finale del suo lavoro che consiste nella donazione dell’opera alla struttura carceraria di Nisida, dove sarà allestita l’installazione, che diverrà parte integrante della struttura.
Nelle opere di Annalaura, ricaviamo il messaggio di agire secondo i sentimenti e le predisposizioni della nostra personalità. L’atto performativo dell’artista, in particolare, manifesta il bisogno di vita, di autonomia, di affermarsi in maniera concreta e visibile a tutti, solo ed esclusivamente attraverso le proprie capacità innate; tutto ciò è teso a stimolare la fiducia in se stessi e consentire di uscire dal piatto conformismo moderno, dalla grigia ripetitività delle azioni, dalla banalità, giungendo in una zona magica dove chi conta è soltanto l’uomo e l’unicità del suo “io”.