Grande accoglienza per i Negramaro al Giffoni Film Festival, una tra le più importanti band italiane che ieri ha fatto tappa alla famosa kermesse cinematografica, esibendosi la sera allo stadio Troisi. I Negramaro, infatti, sono in tournée con “Un Amore così grande 2014 Tour”, che prende il nome dalla cover che ha portato a nuova vita il brano – omaggio alla Nazionale Azzurra per i mondiali – diventato famoso nell’interpretazione di Claudio Villa, Mario Del Monaco e Andrea Bocelli: «La verità è che è una canzone incredibilmente bella nella melodia, è talmente bella che ammutolisce. Noi volevamo ridarla alla gente, l’abbiamo ridata a tutti e la cantiamo in coro con il pubblico». Questo e molto altro hanno dichiarato nel pomeriggio i Negramaro ai giurati del festival.
Alla domanda “Come si diventa famosi?” Giuliano risponde «Prima di dire ‘voglio andare in tv ed avere successo’, trovatevi un amico con cui suonare è la cosa più importante. Noi abbiamo iniziato da una cantina 3 metri per 3, siamo l’ultima cantina rimasta. La tv è importante ma la cosa più bella è condividere la gioia con gli amici, fare la strada insieme».
Nell’ambito dell’incontro che i sei rocker hanno tenuto presso la cittadella del cinema di Giffoni hanno anche dichiarato parlando delle proprie idee e del raggiungimento del loro equilibrio come gruppo «Siamo cresciuti in una terra dove c’erano pochissime informazioni, quindi la fortuna è stata dalla nostra parte, ci ha fatto incontrare e condividere insieme le stesse esigenze, gli stessi sogni. Passavamo insieme giornate intere a chiacchierare, giocare, ma soprattutto a fare musica, dove esprimevamo le nostre emozioni più profonde. L’equilibrio tra di noi si è creato man mano e si sta ancora definendo in qualche modo. Abbiamo capito che il rispetto tra di noi e verso gli altri è la cosa più importante, per andare avanti ed essere sempre più uniti.»
Con all’attivo innumerevoli hit multiplatino e l’ultimo disco d’oro per Un amore cosi grande 2014 i Negramaro rispondono così alla domanda sulla tecnologia «La tecnologia è il frutto del lavoro che ha fatto l’uomo nel corso dei millenni. Un lavoro che ha portato a farci unire a tutto il mondo a colpi di clic, quindi a tutti quelli che hanno reso possibile questo, va un plauso gigantesco. Poi dall’altro lato c’è l’altra parte di umanità, quella che sta attenta a non essere devastata dalla tecnologia. Bisogna stare attenti ad usare la tecnologia, soprattutto a non essere usati dalla stessa perché potrebbe causare dei danni. Tra questi la possibilità che attraverso questo canali si potrebbe arrivare al successo, non è così. Noi, ad esempio, che abbiamo raggiunto il successo nel 2005, continuiamo ad essere noi, a suonare dal vivo, a d andare in giro per il mondo,ci divertiamo, siamo sia amici che colleghi, non abbiamo partecipato ad un talent – anche se non abbiamo nulla incontrario visto che portano la musica in televisione e in prima serata – ma non è vero che per avere successo devi passare per la televisione…NOI SIAMO L’ESEMPIO.»
Il concerto è stato impreziosito da un evento di Teatro 69, l’esperimento mix rock-teatro che i Negramaro hanno avviato nel 2010 e che a Giffoni ha visto esibirsi sul palco Marco D’Amore e Salvatore Esposito, i due attori rivelazione della fortunata serie tv Gomorra.
La band chiuderà Un amore così grande 2014 Tour con tre sold out il 22 e 23 luglio al Teatro Antico di Taormina e il 26 luglio con il concerto finale alla Stadio di Via del Mare di Lecce.