Diego Paura e Anna Stromillo hanno presentato al pubblico e alla stampa “Era proprio necessario“, il loro primo romanzo a quattro mani, dal sottotitolo “Itinerario psico-gastronomico di un’allegra compagnia alla ricerca di un festival”. La presentazione è avvenuta il giorno 7 aprile in occasione del salone del libro e dell’editoria NapoliCittàLibro e ancora una volta il giorno 16 aprile presso la Sala degli Specchi all’Università Telematica Pegaso.
Gli autori hanno raccontato le modalità di nascita del romanzo e donato qualche chicca riguardante la trama, ambientata quasi interamente in Toscana e in particolare nel paesino di San Vincenzo. Paura ha spiegato, in proposito: «L’idea nasce dal legame con Anna Stromillo che posso definire storico, non perché siamo ormai vecchietti ma proprio perché con Anna ho trascorso tanti bei momenti quando lei era attivamente redattrice del giornale, sempre pronta a proporsi e mai a tirarsi indietro… A San Vincenzo ci sono stato in vacanza per ben due anni insieme a mia moglie e ho amato questo paesino così tranquillo da chiederle perché non trascorrere ancora un’altra vacanza lì. Fui spronato da Anna Stromillo a comporre un libro e dopo 5 mesi ci siamo riusciti, per lei non è stata la prima esperienza essendo già autrice di altri due romanzi, ma per quanto mi riguarda esso è un prodotto editoriale che mi ha tanto coinvolto».
I due autori, moderati dal giornalista Giuseppe Giorgio, sono stati aiutati nei loro interventi anche dalla giornalista Loredana Troise e dall’attrice Anna Capasso che ha deliziato la stampa, i lettori e gli artisti presenti in sala, con coinvolgenti letture tratte dal romanzo, adatte ad illustrarlo in maniera chiara, ma allo stesso tempo ad incuriosire fortemente. Tuttavia, Stromillo e Paura non si sono riservati dal fare alcune anticipazioni riguardo i progetti futuri, come quello di un possibile continuo della loro storia. Stromillo ha annunciato: «Il romanzo nasce come un viaggio che parte dalla Toscana per rifarsi ad un progetto culinario tradizionale e di attaccamento alla terra. La compagnia protagonista del romanzo, parte per questo viaggio che farà per mettere in scena uno spettacolo presunto – presunto perché ne succederanno di tutti i colori – per poi spostarsi in un’avventura che continuerà, in quanto l’ultima pagina non è davvero l’ultima pagina».
La rivelazione ha subito fatto scaturire, in sala, la curiosità su una possibile trasformazione del romanzo in copione teatrale o in una scenografia cinematografica e Paura ha spiegato: «Non possiamo svelare nulla, ma solo dire quelli che sono i nostri sogni. Il romanzo può sicuramente essere trasformato in una pièce teatrale, in una miniserie o in una sceneggiatura, anche se noi non vogliamo correre con nessuna fantasia, si tratta solo di un sogno… Anna diceva che l’ultima pagina non è l’ultima pagina perché stiamo chiaramente lavorando su un seguito nel quale ci trasferiremo dalla Toscana ad un’altra bellissima zona d’Italia. Questo è quello che di sicuro possiamo dire: il romanzo avrà un seguito, almeno su carta, poi su quello che può nascere dopo mai dire mai».