Nasce da un’idea italiana partita da una tesi di laurea che ha conquistato il mercato, un vaso intelligente in grado di purificare l’aria, il suo nome è ‘Natede’.
Progettato dalla startup Clairy fondata da tre giovani imprenditori, questo vaso ha raccolto in soli 45 giorni oltre 900 mila dollari su Kickstarter (ossia la piattaforma mondiale di crowdfunding che dal 2009 aiuta i progetti innovativi a diventare realtà) ed è stato ordinato da 5.000 persone in 50 paesi del mondo.
La startup Clairy ha dato vita ad una soluzione tecnologica e di design per abbattere l’inquinamento indoor e controllare l’aria che respiriamo direttamente da uno smartphone. Il vaso è inoltre dotato di sensori avanzati in grado di monitorare i livelli di inquinanti, la temperatura e l’umidità.
Alcuni esperimenti condotti dall’Università di Firenze hanno dimostrato che Natede elimina fino al 93% dei composti organici volatili e fino al 99% di virus e batteri in 9 ore in una stanza di circa 36 metri quadri.
Si segnala che le potenzialità del progetto sono state riconosciute dall’Unione europea, che ha stanziato 2 milioni di euro, attraverso il veicolo Horizon2020 Sme. L’azienda si è inoltre impegnata a piantare 10 alberi per ogni Natede venduto.