Mediterraneo, Arte, Musica e Tradizioni, quattro parole le cui iniziali rappresentano la parola Mamt, il Museo della Pace inaugurato oggi a Napoli. Mamt è una parola molto cara al popolo partenopeo, poiché significa “tua madre”, colei “che accoglie e protegge”.
Il Museo, ad ingresso gratuito, vuole quindi essere la “casa” che accoglie e protegge, nei suoi 5 piani, tutto ciò che da sempre ha unito ed ancora oggi unisce i popoli del Mediterraneo e del mondo: la musica, la scienza, l’arte, la creatività, l’artigianato, la solidarietà, le tradizioni, i costumi, il cibo, il destino. Proprio perché la consapevolezza del passato di antiche tradizioni è la base per la costruzione di un’umanità di razionalità e relazioni” dove ad essere messa al primo posto deve essere sempre la “Pace”. Si tratta di uno spazio creato dalla Fondazione Mediterraneo che da oltre 25 anni è impegnata per il dialogo e la pace nel Mediterraneo e nel Mondo ed è sito in via Depretis 130 in un’ala dello storico edificio dell’ex “Grand Hotel de Londres”. Il Museo, unico nel suo genere, nasce, infatti, proprio dalla collaborazione di esponenti della cultura e dell’arte di oltre 40 Paesi e che già inizia a mostrare i suoi gioielli più preziosi: testimonianze che attraverso l’arte riescono ad emozionare i visitatori, che oggi per l’occasione le guide del Museo hanno illustrato a tutti i presenti. In particolare e sarà possibile visitare ben dodici percorsi emozionali, basati su questi importanti temi: migrazioni, dialogo interreligioso, musica, storie di pace, legalità. Il tutto è guidato da oltre 5.000 video in alta definizione, oggetti, reperti e testimonianze uniche al mondo che hanno contribuito a definire il Museo “patrimonio emozionale dell’umanità”. I primi 200 video sono stati realizzati con le musiche di Pino Daniele. A lui è stato dedicatoun intero piano del Museo, “Pino Daniele Aliove”, uno spazio in cui viene celebrata ancora una volta la vita artistica del grande cantautore.
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