“Napolitaners” è il progetto del film-documnetario che nasce dalla mente vulcanica di Gianluca Vitiello (artista e speaker classe 1976), al Modernissimo il 25 e 26 dicembre, che porta l’attenzione sulle storie di una nuova generazione di Napoletani nel mondo. ”Napolitaners” è un omaggio alla città di Napoli da parte dei tanti giovani, che per le più diverse motivazioni, hanno deciso di vivere la loro vita altrove. L’Europa è la loro seconda casa: mete preferite Regno Unito, Germania, Svizzera, Francia, ma anche mete più lontane come Canada, Australia, Ibiza, Tokio, Dubai.
Sono napoletani che si fanno valere e dimostrano che essere napoletani è un pregio e non un difetto. Sono per lo più persone normali che vanno in altri paesi per ricevere quello che gli spetta di diritto, cioè un lavoro appropriato alle proprie qualifiche e una remunerazione adeguata.
Il clima mite, la Dieta mediterranea, la bellezza dei luoghi unici al mondo, il dialetto, la storia millenaria, sono queste le cose che mancano ai tanti giovani intervistati nel film, che seppur lontani dal loro paese d’origine da molti anni, ancora non sono riusciti ad elaborare il lutto per il distacco.
La nostra Napoli non è solamente la città cupa e disperata che si racconta negli ultimi tempi al cinema e in TV, ma è anche una città ricca di fermenti culturali e ricca di umanità. Tra i protagonisti del film che si raccontano ricordiamo il musicista Emiliano Pepe, che vive a Milano, Morris Re che a Milano ha creato il gruppo “N.A.M. (che riunisce Napoletani che si vogliono incontrare e aiutarsi reciprocamente). Tony Arca che è specializzato in serate neomelodiche e gestisce un suo locale.
A New York si raccontano Mario, Rosario del ristorante Ribalta, Alberto “Polo” Cretara conduttore radiofonico, Girolamo Panzetta conduttore e scrittore.
A Berlino i galleristi Gigiotto del Vecchio e Stefania Palumbo e il pizzaiolo Antonio.A Ibiza troviamo Alessio Matrone proprietario del ristorante “It”.
A Tokyo c’è il pizzaiolo Peppe Errichiello della Pizzeria “Napoli stà ca’”.
Molto appropriata la scelta musicale dei brani che sottolineano i vari momenti del docu-film: ”Tu te scurdate e me” di Liberato, “Femmena bugiarda” di Franco Ricciardi, ”Passione “ di Gnut, ”Napulitan” di Valerio Jovine feat O’ Zulu, ”Napoletano” di Emiliano Pepe, ”L’importante è ca staie buono” di Tarall &Wine alias Gnut e Dario Sansone, ”O’ pallone” di Gransta MSV.
“Napolitaners” è da vedere.