Napoli protagonista ai David di Donatello 2018. “Ammore e malavita” dei Manetti Bros candidata a 15 nomination vince il David di Donatello 2018 come Miglior Film. La pellicola porta a casa altri quattro premi: Miglior attrice non protagonista a Claudia Gerini, Miglior costumista a Daniela Salernitano (premio consegnato anche a Massimo Cantini Parrini per “Riccardo va all’inferno” di Roberta Torre), Miglior Musicista a Pivio ed Aldo De Scalzi e Miglior canzone originale “Bang bang” musica di Pivio & Aldo De Scalzi, testi di Nelson interpretata da Serena Rossi, Franco Ricciardi, Giampaolo Morelli. “Napoli velata” di Ferzan Ozpetek, tra i film favoriti con 11 candidature, nel corso della serata si aggiudica il riconoscimento come Miglior Scenografo Deniz Gokturk Kobanbay e Ivana Gargiulo e Miglior autore della fotografia a Gian Filippo Corticelli. Segue il film di animazione “Gatta Cenerentola” premiato come Miglior produttore a Luciano Stella e Maria Carolina Terzi per Med Entertainment, con Rai Cinema e Miglior effetti digitali. A seguire “Nico, 1988”, film scritto e diretto da Susanna Nicchiarelli, che riceve i premi come Miglior sceneggiatura originale, Miglior truccatore Marco Altieri, Miglior acconciatore Daniela Altieri, Miglior suono (Presa diretta Adriano Di Lorenzo, Microfonista Alberto Padoan, Montaggio Marc Bastien, Creazione Suoni Eric Grattepain, Mix Franco Piscopo). Ancora “A Ciambra” di Jonas Carpignano gli viene attribuito il David come Miglior montatore ad Affonso Gonçalves e Miglior regista a Jonas Carpignano. Renato Carpentieri vince il David di Donatello come Miglior attore protagonista per “La tenerezza” di Gianni Amelio, mentre Miglior attore non protagonista per “Tutto quello che vuoi” di Francesco Bruni va a Giuliano Montaldo. Miglior attrice protagonista a Jasmine Trinca per “Fortunata” di Sergio Castellitto. Miglior sceneggiatura non originale per “Sicilian Ghost Story” a Fabio Grassadonia e Antonio Piazza. Miglior documentario ad Anselma Dell’Olio per “La lucida follia” di Marco Ferreri. Miglior cortometraggio ad Alessandro Grande per “Bismillah”. Miglior film dell’Unione Europea è “The Square” di Ruben Ostlund (Teodora Film). Donato Carrisi, premiato da Spielberg riceve il premio come Miglior regista esordiente per il film “La ragazza nella nebbia”. Miglior film straniero “Dunkirk” di Christopher Nolan.
La cerimonia di premiazione della 62ma edizione dei David di Donatello è stata condotta da Carlo Conti, già presentatore delle edizioni del 1999 e 2000. Una serata all’insegna del grande cinema impreziosita dalla presenza di grandi star internazionali. Fra queste, il regista e produttore premio Oscar, Steven Spielberg, che ha ricevuto il David alla Carriera – Life Achievement Award 2018, un riconoscimento consegnato da una delle attrici italiane conosciute in tutto il mondo, Monica Bellucci. Il regista Premio Oscar dice: «Voglio ringraziare tutti i membri dell’accademia del cinema italiano per questo onore senza precedenti. I leggendari maestri del cinema italiano mi hanno ispirato durante tutta la mia carriera. Sono stato a Roma per la prima volta nel 1971 per promuovere il mio film “Duel”, una delle giornate più straordinarie della mia vita. In albergo venne a trovarmi, per complimentarsi del lavoro che avevo fatto con “Duel”, Federico Fellini, uno dei più grandi registi della storia del cinema. Mi portò a fare un giro per la città. Posso dire di aver visto Roma con gli occhi di Fellini. Tutti i suoi consigli li ho presi alla lettera e li ho riportati nei miei film. La foto che mi ritrae con lui a Roma è nel mio ufficio da 45 anni».
Un David speciale viene consegnato al premio Oscar Diane Keaton e all’attrice di casa nostra Stefania Sandrelli: «È una grandissima emozione – racconta emozionata la Sandrelli – un regalo fantastico. Il cinema fa talmente parte della mia vita che per me questo David rappresenta il simbolo della realizzazione del mio grande sogno che ho cominciato nel 1961 e lo dedico alle persone di grande talento che ho incontrato nella mia lunga carriera e che mi hanno portato fin qua».