In omaggio a Francesco Rosi, la Fondazione Eduardo De Filippo ha promosso un ciclo di incontri e di proiezioni gratuite dedicato al grande cineasta napoletano.
Stasera si è svolto il primo dei quattro appuntamenti previsti presso lo storico Palazzo Scarpetta di Via Vittoria Colonna con Napoli milionaria!, alla presenza di Carolina Rosi e Francesco Somma, rispettivamente Presidente onorario e Direttore della Fondazione.
Si proseguirà il 6 marzo alle ore 17.00 con Le voci di dentro e il 13 marzo alle ore 17.00 con Filumena Marturano.
Tale trilogia eduardiana fu messa in scena da Francesco Rosi per la Compagnia del Teatro di Luca De Filippo, la Elledieffe, tra il 2003 e il 2008.
L’ultimo appuntamento è previsto per il 20 marzo, sempre alle ore 17.00 con un focus intitolata Ma io nasco con il teatro! -Francesco Rosi incontra Eduardo De Filippo ed il pubblico presente potrà dialogare con Tommaso De Filippo, figlio di Luca, attuale Presidente della Fondazione e con attori e tecnici che lavorarono con il grande regista partenopeo assimilandone la lezione teatrale.
Noi di Mydreams abbiamo partecipato al primo appuntamento ed abbiamo ascoltato la presentazione del progetto fatta da Francesco Somma e Carolina Rosi. Il primo ,nel dare il benvenuto ai presenti tra i quali abbiamo riconosciuto Antonella Morea, Gigi Savoia, la giornalista de Il Mattino Giuliana Gargiulo , il giornalista de la Repubblica Giulio Baffi e sua figlia Chiara , ha detto che Rosi ed Eduardo rappresentano due giganti del panorama culturale italiano, ammirati ed amati in tutto il mondo e la cui arte travalica tempi e spazi. “Eduardo De Filippo e Francesco Rosi restano uniti nel medesimo rigore morale e dalla capacità di sondare l’animo umano”. Poi ha parlato del carattere sanguigno e battagliero di Francesco Rosi, un grande uomo di cultura che ha saputo realizzare dei capolavori quali: Salvatore Giuliano, Mani sulla città,Il caso Mattei.
Carolina Rosi ha detto: «Questo omaggio a mio padre credo che sia una straordinaria occasione, soprattutto per le giovani generazioni, per avvicinarsi e conoscere uno dei pochi grandi maestri del cinema mondiale che abbia saputo lasciare un segno profondo anche nel teatro, coniugando la cultura dello spettacolo e l’impegno civile». Poi ha proseguito: «Su proposta di Luca, Franco si applicò alla regia teatrale anche se mio padre fino alla fine veniva chiamato in tutte le Università del mondo a tenere lezioni di cinema. Sono convinta che Luca non voleva per la regia un suo coetaneo ma sentiva il bisogno di affidarsi ad una persona competente e matura. Io, come moglie di Luca e come figlia di Franco, mi sentivo al centro di questo binomio artistico e spesso incapace di convogliare la loro energia creativa. Luca sapeva che ci sarebbe stata una sua crescita ed uno scambio come tra un padre e un figlio. In questa trilogia Luca ha cambiato in meglio il suo modo di fare teatro. Partendo da un’analisi accurata del testo e da una lettura di tutte e tre le commedie, a tavolino, in presenza di tutti gli attori e mio padre che dava consigli e suggerimenti mentre leggeva recitando le battute del copione, si è lavorato con profondità. Napoli milionaria! è stata quella più sentita e sofferta perché Franco aveva vissuto quel periodo della guerra e Luca si sentiva profondamente immerso nel personaggio e ha fatto di tutto per renderlo credibile. Forse tra le tre è quella più riuscita, secondo me un vero capolavoro. Debuttammo al San Carlo, come Eduardo in un allestimento davvero unico ad incominciare dalle scene. Ho dei ricordi bellissimi».
Foto in primo piano (Francesco Rosi e Luca De Filippo) fornita dall’ufficio stampa