Giuseppe Mango è morto ieri sera 7 dicembre 2014, stroncato da un infarto, durante il concerto che stava tenendo a Policoro. È morto sulle note di “Oro”, uno dei suoi brani più famosi (ultimo in scaletta) dopo avear detto al microfono di non sentirsi bene. Subito l’immediato soccorso e trasporto in ospedale dove è giunto privo di vita.
La notizia ufficiale del decesso è stata data dal suo staff sulla sua pagina ufficiale facebook mentre molti dei fan presenti al suo ultimo live si erano trasferiti dal Pala Ercole all’ospedale.
Tantissimi i messaggi che in queste ore ricordano il cantautore sui social network.
Giuseppe Mango, in arte Mango, nasce il 6 novembre del ’54 a Lagonegro, in provincia di Potenza. Esattamente 21 anni dopo, ovvero nel 1975, per la RCA italiana di Roma incide l’album “La mia ragazza è un gran caldo” che verrà pubblicato un anno dopo. Due brani del suo primo lavoro catturano Patty Pravo al punto che decide di inserirli nel suo album “Tanto”.
Un’altra sua canzone invece, rapisce e incanta Mia Martini che la inserisce infatti nel suo “Che vuoi che sia… se t’ho aspettato tanto”.
Mango, per gli amici Pino, ottiene successo e consacrazione negli anni Ottanta quando, grazie alla sua partecipazione a Sanremo del 1985, ottiene il premio della critica grazie a “Il viaggio”.
L’Ariston lo vedrà protagonista altre volte: sette nelle vesti di cantante e due come compositore.
I successi che lo hanno portato a una visibilità, che si è protratta fino alla metà degli anni 90, oltre i confini italiani, sono dovuti indubbiamente proprio alla canzone “Oro” (realizzata in collaborazione con Mogol), a “Odissea”, “Bella d’estate”, “Nella mia città”, “Giulietta”, “La rondine”, “Australia”, “Lei verrà”, “Come Monna Lisa”, “Mediterraneo” e “Dove vai”.
Nella sua carriera importanti sono state collaborazioni: impossibile non ricordare quelle con Mogol, Lucio Dalla, Franco Battiato, Claudio Baglioni e Andrea Bocelli.
Nell’ultimo anno, precisamente dal 25 aprile era in rotazione radiofonica il celebre brano di Nino Buonocore “Scrivimi” che ha anticipato il nuovo album di cover “L’amore è invisibile” (Columbia Sony Music) uscito poi il 27 maggio 2014.
Nel lavoro, tra i brani, tre inediti e riletture di una canzone della tradizione sarda, ma anche di Sting, U2, De Andrè, Battisti, Minghi, Don Backy, Beatles, Bowie e Pino Daniele.
Un artista privo di qualsiasi stereotipo, un cantante che grazie a un’incredibile voce e a una preziosa attenzione per idee e sonorità, ci ha insegnato cosa realmente sia il pop colto e internazionale.
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