È stato inaugurato ieri, il primo di una serie di eventi dedicati alla musica e all’integrazione. “Music of Integration” è un progetto ideato e diretto dai giornalisti Carmine Aymone e Michelangelo Iossa e co-organizzato con il Comune di Napoli, in collaborazione con il Consolato Generale degli Stati Uniti d’America per il Sud Italia, che, per il secondo anno consecutivo presenterà il primo degli eventi per promuovere la Mostra Rock!
Il Pan, con le sue atmosfere sobrie e avvolgenti ha fatto da sfondo a quest’iniziativa che continuerà in altre sedi per la promozione della musica e dei suoi linguaggi universali.
L’inaugurazione è avvenuta con la presentazione ufficiale del nuovo disco “Ocean”, album d’esordio del collettivo afro-partenopeo Nafrythm. Lo stesso nome del gruppo, che deriva dalle parole Napoli, Africa e ritmo fa riferimento alla forza dell’unione attraverso un linguaggio che non ha identità: quello della musica.
Africani ed Italiani sullo stesso palco che hanno fuso generi e mood per la creazione di una performance unica e vivace. Il raggae della Jamaica, il blues degli afroamericani ed un pizzico di Jazz sud Americano in un unicus vincente che vuole ricordare che la musica fa identità ma non ha appartenenze. Un linguaggio universale, e per certi versi trasversale che ha radici territoriali ma si è elevata solamente attraverso l’incontro di generi e caratteri distinti.
L’dea dello stesso gruppo che ha contribuito all’inaugurazione è quella di avviare una serie di campagne nelle scuole con workshop e dibattiti sulla musica e suoi generi e la sua storia per poi far conoscere ai ragazzi strumenti caratteristici dell’Africa. E perché no, magari insegnare loro come utilizzarli. Insomma è un progetto che oltre a promuovere la musica e le sue sfumature, offre un contributo sociale attraverso il riconoscimento della dignità culturale di tutti i partecipanti. L’unica via per una giusta integrazione è quella che vede un confronto diretto e a pari opportunità.