Al Blu di Prussia festeggia i dieci anni di attività culturale con la mostra “Falsa primavera” dell’artista milanese Giovanni Frangi, che ieri all’apertura ha avuto una grandiosa affluenza di pubblico.
La mostra, che resterà aperta fino al 22 giugno 2018 (dal martedì al venerdì 10:30 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 20.00 e sabato 10:30 alle 13:00), vanta in esposizione un corpus di opere della sua più recente produzione artistica.
Giovanni Frangi, da tempo affascinato dal mondo naturale, immerge lo spettatore nella natura per indagare sulla difficile relazione che esiste tra quest’ultima e la città: due ambienti che non sono più antagonisti, ma l’uno diventa sviluppo, prosecuzione e proiezione dell’altro. E’ nella natura, infatti, che Frangi trova sempre ispirazione e che lo accosta ai grandi del passato: natura come forma, equilibrio che si rinnova, energia, trasformazione, forza vitale. Questa visione della natura costituisce il mistero più grande con il quale Frangi vuole confrontarsi.
Questa mostra, in particolare, si svela essere un progetto binario che si snoda in un lavoro sulla foresta (ispirato ad un bosco della Sardegna) ed un lavoro dedicato alle ninfee che inevitabilmente richiamano alla mente chi in passato a dipinto le ha dipinte, Monet, per cui nasce questa relazione tra passato e presente: per cui l’arte del passato aiuta a capire il presente e quindi non risulta mai essere qualcosa di chiuso spingendo lo spettatore a costatare come l’arte risulta essere sempre contemporanea, perché, la grande arte supera il tempo. Si segnala che questo secondo binario del lavoro di Frangi è ispirato alle ninfee dell’orto botanico di Padova ove l’artista ha già esposto in occasione dell’inaugurazione della nuova sezione dell’orto.
Altro appuntamento con Giovanni Frangi è nella galleria della villa Carlotta, sul lago di Como, in cui l’artista espone delle piccole sculture con forme organiche primordiali, astratte, dipinte e con molte stratificazioni che si intitola la “vita segreta delle piante”.