“La terapia incontra l’arte. L’arte incontra la terapia”, questo il titolo della mostra di Giuseppe Fontanarosa, in esposizione fino al 21 novembre, presso il centro di Psicologia Clinica Territoriale Essebi di San Giorgio a Cremano di Napoli.
Un vernissage straordinario quello che si è tenuto per l’apertura della mostra di Giuseppe Fontanarosa, presentato nell’ambito della sesta edizione della Settimana del Benessere Psicologico in Campania.
Le opere in mostra affrontano temi che vanno dalla filosofia alla sfera socio-politica, dalla psicologia alla religione e alle nuove tecnologie, queste ultime sono poi trattate in maniera approfondita attraverso l’interessante e fantastico viaggio che l’artista, Giuseppe Fontanarosa, percorre nel mondo dei social. La mostra – dal titolo “La terapia incontra l’arte. L’arte incontra la terapia” – si apre con “Rebus”, opera che rappresenta una scena da spiaggia, quasi una vignetta da “settimana enigmistica” e precede di un anno l’attentato sulla spiaggia tunisina: sulle teste indifferenti dei turisti in vacanza scorre una nuvola di passaggio, rappresentata dal tipico messaggio privato di Facebook che, come una bomba reale o meno, minaccia la loro serenità ed indifferenza nei confronti di quanto accade in antri posti del mondo.
Tra le diverse opere esposte, ad avere ampio spazio è “un relitto di una performance” che vede l’artista camminare su una linea blu, la quale rappresenta il “time line di facebook” con “una scarpa si ed una no” così a definire le fortune e le sfortune dell’essere umano e qualche scarpa poi non c’è proprio, a sottolineare che a volte può capitare di perdersi anche totalmente.
La mostra vuole dunque essere un gioco tra volti e non volti, perché se da un lato ci sono volti molto espressivi e con una forte voglia di comunicare emozioni ad ogni costo, dall’ altro lato ci sono volti spersonalizzati. Si evince quindi un gioco tra la persona che c’è e la persona che non c’è più, poiché divorata dagli strumenti della tecnologia moderna.
Perfettamente in line con quanto dichiara la curatrice della mostra, la dottoressa Linda Scognamiglio, psicoterapeuta e fondatrice del centro: «L’idea è nata durante la mia attività terapeutica. Personalmente ho sempre amato l’arte e durante la mia pratica spesso cerco di utilizzare le immagini e anche la stessa arte, per cercare di restituire delle cose ai pazienti, delle emozioni, affinché si metta in atto anche il processo terapeutico per cui ho pensato alla possibilità di realizzare vernissage in uno studio di psicoterapia anche per rendere un po’ tutti più consapevoli delle emozioni che può trasmettere un quadro.»
Giuseppe Fontanarosa dipinge dal 2013. Ha vissuto e lavorato come architetto a Barcellona, Milano e Amburgo e ha avuto contatti professionali con il Medio Oriente. Utilizza vino e caffé per realizzare ritratti su supporti di risulta senza l’ausilio del pennello. Nel 2014 appare su testate nazionali con il suo lavoro “Selfie”, selezionato per esposizione collettiva del Premio Arte Contemporanea Smartup Optima 2014 di Optima Italia, in occasione del quale riceve interviste e viene pubblicato sul catalogo della mostra.