Si inaugura venerdì 3 maggio alle ore 18:00, presso lo Studio Arte Fuori Centro (in via Ercole Bombelli 22 a Roma) la mostra di Balàzs Berzsenyi “Inevitabile rivoluzione” a cura di Loredana Finicelli.
Si segnala che l’esposizione rimarrà aperta fino al 17 maggio secondo il seguente orario: dal martedì al venerdì dalle 17:00 alle 20:00 e su appuntamento.
Si tratta di una mostra che rientra nel ciclo di quattro esposizioni interamente dedicato alla scultura e si articola nelle mostre di quattro artisti contemporanei, tre scultrici e uno scultore: Mara Brera, Francesca Blasi, Carla Crosio, Balàzs Berzsenyi.
Quello di Berzsenyi, scultore ungherese, è un lavoro complesso realizzato in un periodo storico in cui la magnificenza decorativa orientale e il rigorismo strutturale d’occidente entrano in contatto dando vita a una esperienza visiva ed estetica di grande suggestione visionaria.
Con una installazione di oltre 20 elementi, Berzsenyi racconta una favola (perché le favole hanno parametri temporali sfuggenti nel loro “qui e sempre” e un lieto fine) che mette in scena una allegoria del potere, e, come tale, la rappresentazione di una storia senza date e senza tempo perché, in fondo, è la storia di ogni luogo e di ogni società, fatta di dominatori e sudditi.
In questa messa in scena teatrale e solenne, che risplende per la ricchezza dei materiali e dei giochi luministici, lo scultore plasma una metafora di tutti i tempi, presentando un’umanità in viaggio che si riveste di ricchezze futili e perde i suoi riferimenti interiori, accresce beni e materia e smarrisce sostanza spirituale.
Scultura in Action. Materia in progress – In/torno alla scultura, parte da alcune considerazioni riguardo la natura della scultura moderna su cui rifletteva, sul finire del Novecento, la grande studiosa Rosalind Krauss e cerca di riaffermare l’assoluta continuità della scultura contemporanea con la tradizione pregressa, pur nella innovazione complessiva di materiali, tecniche e fini.