Domani 10 giugno sarà aperta al pubblico la Mostra permanente 90 anni di un Teatro chiamato Diana! dedicata a Mariolina Mirra de Gaudio con ingresso libero.
Correva l’anno 1933, precisamente il giorno 16 marzo, quando il principe ereditario Umberto di Savoia inaugurava il Teatro Diana, cuore pulsante culturale del Vomero e testimone di tanti avvenimenti che hanno cambiato la storia dello spettacolo italiano. Ad esempio la separazione definitiva nel 1944 dei fratelli Eduardo e Peppino De Filippo. Luca De Filippo seppe sulle tavole di questo prestigioso palcoscenico della morte del padre Eduardo mentre recitava Chi è cchiù felice ‘me. Marcello Mastroianni nel 1996, ad un mese dalla morte recitò nello spettacolo Le ultime lune. Dario Fo rappresentò Il diavolo con le zinne poco dopo aver appreso la notizia del conferimento del Premio Nobel per la Letteratura nel 1997.
Per i pochi che non ne fossero a conoscenza ricordiamo che il Teatro Diana ha inanellato nel tempo numerosi primati: è l’unica sala italiana ad essere stata gestita ininterrottamente per questi 90 anni dalla stessa famiglia De Gaudio-Mirra, è stato vincitore di innumerevoli biglietti d’oro assegnati dall’Agis alla sala o agli spettacoli con il maggior numero di spettatori, è passato dai 500 abbonati dell’inizio agli oltre 9000 degli ultimi anni.
Chi è del Vomero e non solo ad ottobre si pone la fatidica domanda: cosa ci riserverà la nuova stagione teatrale del Diana? E leggendo il cartellone gli spettatori non restano delusi e acquistano biglietti ed abbonamenti con l’antico sistema del passaparola che, anche o nonostante l’era dei social, ha funzionato e funziona.
Ha detto bene Maurizio de Giovanni alla conferenza stampa di presentazione: «Il quartiere Vomero conta oltre 200.000 residenti è come una città nella città. Il Teatro Diana è il cuore pulsante di questo territorio e svolge da solo un’importante funzione culturale perché il teatro è vita. Bisogna dare merito alla famiglia De Gaudio-Mirra che nonostante le grandi difficoltà, ha saputo mantenere in piedi un teatro che è un punto di riferimento per compagnie di attori note e meno note, producendo nuovi spettacoli anche per ragazzi e concerti di musica».
La Mostra è stata curata dal giornalista e scrittore Nicola Miletti e da un nutrito gruppo di giovani universitari coordinati da Laura Bertoni che hanno fatto un importante lavoro di ricerca e di conversione dal cartaceo al digitale sotto l’attenta supervisione di Claudia Mirra, titolare del Teatro Diana e della sua memoria storica Lucio Mirra.
Sono state catalogate locandine originali, immagini d’epoca, strumenti ed attrezzature teatrali, testi e copioni, abiti di scena, bozzetti, foto autografate e materiali audio-visivi inediti. È possibile prenderne visione sul sito archivioteatrodiana.it. Il sito è in costante aggiornamento.