All’inizio di agosto si era diffusa la notizia che la navicella che ospitava i gechi russi non rispondeva più ai comandi e la loro sorte era segnata invece poi «La capsula biologica Foton-M e il suo allegro equipaggio sono tornati sulla Terra», aveva cinguettato su Twitter il vice premier russo Dmitri Rogozin lasciando intendere che l’allegro equipaggio fosse vivo e vegeto: «In poco tempo i piccoli viaggiatori saranno tolti dalla capsula e gli scienziati saranno in grado di controllare come hanno superato la prova», aveva aggiunto un portavoce dell’agenzia spaziale russa Roscosmos ed Invece, poco tempo dopo contrordine: i cinque gechi sono morti.
La Foton-M era alla sua ottava ed ultima missione ed era stata lanciata in orbita lo scorso 19 luglio. Insieme ai gechi c’erano anche i moscerini della frutta ed uova di bachi da seta. L’esperimento intendeva controllare la riproduzione in assenza di gravità dei gechi. Nello spazio questa volta erano stati spediti un maschio e quattro femmine dei piccoli rettili. Inoltre gli scienziati russi avevano studiato il comportamenti di piante e insetti in assenza di gravità e la crescita di cristalli semiconduttori. I moscerini della frutta invece sono sopravvissuti e si sono anche riprodotti.
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