Ascoltando “Amore a prima festa” il nuovo album dei Molotov d’Irpinia mi colpiscono i testi; nelle parole del gruppo irpino sono sintetizzati i valori sani dei ragazzi di oggi. Penso a “Chi guida” un sunto della positività, della “meglio gioventù”, della musica quella forte che riesce a parlare a tutti con il suo linguaggio universale. Come già era successo nell’album precedente i Molotov creano una musica che accompagna dei testi funzionali che raccontano storie di vita vissuta.
Il sound coinvolgente, un mix di esperienze passate ma anche di evoluzioni tipiche di questo lavoro, sottolinea la capacità della band di offrire musica di qualità con un timbro proprio; non è cosa da poco oggi riuscire ad esprimersi con uno stile originale al contempo così legato alle origini campane.
Nelle nove tracce che compongono l’album si racconta la vita quotidiana con uno spirito positivo quasi a volere raccontare il lato bello, di festa, della vita, non perché non se ne conosca appieno la durezza, quanto piuttosto per evidenziare la forza della musica, delle cose belle di cui è fatta la vita stessa e la musica. Sulla scia di lavori precedenti la band suona con qualità, con coscienza dei propri mezzi, in un continuo invito agli ascoltatori ad assaporare l’oggi e il domani con entusiasmo.
Un inno “Le luci del mattino”, un grido d’amore, un motivo contagioso che ti fa saltare dalla sedia e ti fa mettere a ballare, a sognare, così come “L’amore ci ammazza”, che si contende con “L’ultimo ballo” la palma per il brano più interessante dell’album.
Che siano una band interessante non lo scopro certo io oggi, basti pensare che artisti blasonati come 99 Posse, Vinicio Capossela, Après La Class, James Senese, Eugenio Bennato, Enzo Avitabile, Dolcenera, Jovine, Stato Sociale, Rocco Hunt e Kutzo, li hanno scelti per aprire le loro esibizioni, ma posso affermare senza tema di smentita che con questo album hanno confermato di sapere arrivare ad un vasto pubblico, ai giovani, senza dubbio, i quali si ritrovano nei testi e nella musica, ma anche agli adulti che apprezzano la loro qualità. Proprio il rapporto con il pubblico è un aspetto molto curato dai Molotov d’Irpina che coinvolgono i fan sia sui social, che nei live, cercando di ascoltare consigli e di assecondare desideri.
Non servono parole difficili, del resto un grande come Pulitzer diceva: “la cosa difficile è scrivere in modo semplice”, ma messaggi chiari da trasmettere nel modo che si padroneggia meglio; i Molotov d’Irpina sanno fare musica e lo fanno molto bene.