L’Arci Movie, in collaborazione con Parallelo 41 produzioni, con il Centro Studi sull’Africa Contemporanea (CeSAC) dell’Università di Napoli “L’Orientale” e con la cattedra di Antropologia culturale del professore Valerio Petrarca – Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Napoli “Federico II”, presenta venerdì 16 gennaio 2015 alle ore 21.00 l’evento internazionale “Miners shot down” del regista sudafricano Rehad Desai, presente in sala per incontrare il pubblico.
Il film ha un valore non solo cinematografico, ma storico, culturale e politico ricostruendo gli eventi che hanno contraddistinto una delle vicende più buie del Sudafrica post-apartheid, la strage di Marikana, che ha segnato uno spartiacque nella recente storia politica della democrazia sudafricana. La proiezione del film sarà la conclusione di un’intera giornata di studio su questo tragico avvenimento.
Il film ripercorre l’evolversi della vicenda di Marikana, quando, nell’agosto 2012, i minatori di una delle più grosse miniere di platino del Sudafrica, iniziano uno sciopero a oltranza per chiedere un aumento dei salari. La protesta raggiunge il culmine il 16 agosto con la polizia che interviene brutalmente per sopprimere lo sciopero uccidendo 34 minatori e ferendone molti altri. Il film cerca di narrare gli eventi dal punto di vista dei minatori, contro cui si schierarono non solo la compagnia mineraria Lonmin, ma anche l’African National Congress, il partito al governo ed ex movimento di liberazione nonché lo stesso sindacato del settore (la National Union of Mineworkers). Il quadro che emerge mostra la collusione ai vertici del potere e l’innescarsi della spirale di violenza che risultano nel primo grande massacro del post-apartheid. Il film, alla cui scrittura e realizzazione hanno partecipato i ricercatori e docenti dell’Università di Johannesburg, è già vincitore di diversi premi internazionali.
Rehad Desai, regista e produttore cinematografico sudafricano, è laureato in Storia presso l’University of the Witwatersrand di Johannesburg. È fondatore della casa di produzione Uhuru, molto attiva nella produzione di film, documentari, programmi televisivi su temi antropologici, storici e socio-politici. È autore di numerosi film documentari, tra cui: Born into struggle, autobiografico sulla vita della sua famiglia in esilio al seguito del padre Barney Desai, uno dei leader della lotta anti-apartheid; The Battle for Johannesburg, sullo sviluppo urbano che cerca di creare una “world class city”, attraverso una gentrificazione del centro, in vista dei mondiali di calcio 2010. È stato anche promotore dell’esperienza dei Filmmakers Against Racism, dopo gli attacchi xenofobi avvenuti nel maggio 2008. È inoltre fondatore del Tri Continental Human Rights Film Festival di Johannesburg e Cape Town.