In scena al Teatro La Giostra di Napoli (fino a domenica 20 maggio) “Midnight in Paris” di Woody Allen, adattamento teatrale e regia di Maria e Valeria Tavassi.
«La nostra è una fedele trasposizione teatrale del pluripremiato film del 2011 del grande Woody Allen – ha dichiarato Valeria Tavassi- l’adattamento teatrale è stato arricchito con video e colonna sonora originali del film. Questa operazione è stata già fatta da noi con successo con il film “Pallottole su Broadway” di Woody Allen e con “Tre Piccoli indiani” di Agatha Christie. In breve tempo il nostro teatro è cresciuto. Abbiamo trasformato fermenti culturali in valide proposte, il nostro è un palcoscenico sul quale raccontiamo storie cariche di emozioni e di energie, promuovendo soprattutto giovani talenti».
Gil Pender (Andrea Narciso) è uno sceneggiatore che si sta cimentando nella scrittura di un romanzo. L’ispirazione gli verrà durante una vacanza a Parigi con la sua futura moglie Inez Blair (Marianna Robustelli), e i suoi genitori John Blair (Peppe Villa) e Helen Blair (Rossana Cifariello). Gil vuole trasferirsi definitivamente nella Ville Lumière, ma la sua fidanzata si oppone a questa sua decisione, sminuendolo insieme agli amici Paul Bates (Luca Narciso) e Carol (Angela Rosa D’Auria). Passeggiando da solo per la città, allo scoccare della mezzanotte, verrà catapultato nella Parigi degli anni venti ricchi di fermenti culturali. Si troverà così magicamente a trascorrere serate indimenticabili al Polidor, bistrò mitico del quartiere latino, accanto a Salvador Dalì (Stefano Pascucci), Luis Bunuel (Marco Aspride), Man Ray, Francis Scott Fitzgerald (Michele Capone) e la moglie Zelda (Angela Rosa D’Auria). Discuterà del rapporto tra sesso e arte con Pablo Picasso (Marco Aspride) e Gertrude Stein (Tiziana D’Angelo). Con Ernest Hemingway (Gianluca D’Agostino) affronterà temi importanti quali la morte, l’amore, il senso della vita. A tal proposito cito le frasi pronunciate da Hemingway che sono rimaste celebri: «Quando un uomo vero e coraggioso guarda la morte dritta in faccia è perché ama con sufficiente passione da fugare la morte dalla sua mente. Penso che l’amore vero, autentico, crei una tregua dalla morte. La vigliaccheria deriva dal non amare o dall’amare male, che è la stessa cosa».
La frase che meglio riassume la trama del film è la seguente: “La nostalgia è negazione del presente infelice”, in quanto il protagonista (sognante e romantico) non riesce a vivere in maniera soddisfacente il suo presente e si rifugia negli anni venti che sono per lui il periodo storico migliore in assoluto. La sua insoddisfazione lo porterà a innamorarsi della sensuale Adriana (Maria Angela Robustelli), già compagna di Picasso e Amedeo Modigliani. La storia iniziata con Adriana finirà inesorabilmente, perché la stessa è decisa a rimanere nella “Belle Epoque” che rappresenta per lei la vera epoca d’oro. Rimasto solo, dopo che anche la fidanzata lo ha lasciato, abbandonerà il vagheggiamento per il passato così tanto idealizzato, e accetterà completamente il presente, iniziando una nuova vita con Gabrielle (Rossella Amato), incontrata per caso giorni prima al mercato delle pulci. Lo spettacolo è un divertissement piacevole, delicato, profondo e ironico, con un allestimento nuovo e ben costruito, che offre al pubblico vari spunti di riflessione e vari livelli di lettura. È una sorta di tributo all’amore, alla sconfitta, alla solitudine dell’anima, alla rinascita e alla speranza. Un lavoro corale, che vede in scena una giovane e promettente compagnia, che offre nel complesso una buona prova. intensa la prima con attenta partecipazione del pubblico.