Mia Wasikowska arriva a Venezia per presentare Tracks di John Curran in gara alla Mostra e prossimamente distribuito nelle nostre sale da BIM. Tratto dal best-seller in Australia, ma poco noto da noi, Tracks di Robyn Davidson ripercorre lo strepitoso e pericoloso viaggio attraverso gli outback australiani, che l’autrice intraprese nel 1977. Da Alice Springs all’Oceano Indiano, 2.700 km di cammino in sette mesi, con la sola compagnia di un cane e quattro cammelli.
Per Mia Wasikowska, attrice australiana, è stato un ritorno alle origini, tanto che dopo il film è tornata a vivere in Australia. La Wasikowska è un’attrice scelta in prima battuta dalla stessa esploratrice poiché ha una qualità difficile da descrivere, una personalità speciale, giusta per questa parte. E una profondità e intelligenza in sè molto attraente.
Robyn Davidson, che oggi è un’affascinante donna di mezz’età, presente in conferenza stampa a Venezia, non rinuncia a lodare la Wasikowska, esaltandone la gentilezza e il grande carattere e forza d’animo. Dal canto suo, la star australiana ammette di avere avuto “timore a incontrarla”: «Sentivo però di avere una profonda comprensione del personaggio – afferma la Wasikowska – Con Robyn ho trascorso tre giorni nel deserto e con lei sono riuscita a familiarizzare con i cammelli – animali più collaborativi al cinema – Erano più bravi di me sul set».
E se per la Davidson il viaggio ha rappresentato un’occasione di cambiamento di cui è difficile dire cosa sia rimasto oggi, per la Wasikowska il film è stato emozionante perchè le ha permesso di riconnettermi alle sue radici e alla storia del suo paese. Tanto che dopo la lavorazione ha deciso di tornare a vivere in Australia. Secondo il regista, Tracks racconta un’esperienza che molti giovani di oggi, più di quelli di allora, vorrebbero fare, perché desiderosi di disconnettersi da un mondo di social network e telefonini, fin troppo collegato. La Wasikowska, che è giovane, conferma l’idea del suo regista e aggiunge: «C’è un insegnamento universale in quello che ha fatto Robyn: è il coraggio con cui ha saputo affrontare una situazione di pura sopravvivenza. Dovremmo farne tesoro e ricordarlo tutte le volte che crediamo di trovarci alle prese con difficoltà insuperabili».