Meridionale Frammenti di un mondo alla rovescia la recensione di Maria Battaglia
“Si è sempre meridionali di qualcuno”. UGO OJETTI Cose viste 1923/1939
“Per ora il Sud è perdente: ha nemici beceri e rumorosi, amici tiepidi e prudenti”. MARIA VENTURINI Dizionario della felicità 1998
La “questione meridionale”, aggravatasi in questi ultimi decenni a causa del fenomeno dell’ immigrazione è la materia costitutiva del bellissimo libro di poesie di Giuseppe Di Matteo intitolato Meridionale Frammenti di un mondo alla rovescia ,4PuntiEd, con le pregevoli illustrazioni di Mario Pugliese.
Ecco come lo stesso autore ce ne descrive la genesi:
“Con Meridionale Frammenti di un mondo alla rovescia ho provato a ragionare sul significato di una parola, partendo da una domanda precisa: chi sono i Meridionali? Gli italiani del Sud, certamente, che spesso se ne devono andare o sono costretti a combattere per una vita dignitosa a casa loro tra mille difficoltà.
Ma ci sono i nuovi Meridionali :
gli uomini dalla pelle nera, i migranti. Insomma chi sta dall’altra parte della barricata, quella meno privilegiata e, come suggerisce il titolo, vive un mondo alla rovescia all’interno del quale tutto è più difficile, fragile, ostile”.
Giuseppe Di Matteo, ricco di notevole coraggio letterario, osa affrontare temi sociali così complessi ed attuali con la sola arma della poesia che, come è noto, necessita di lettori attenti e appassionati al suo particolare modo di manifestarsi attraverso termini e metri ricercati, sintetici, folgoranti.
In un Paese, come l’Italia, dove la lettura raramente attecchisce per vari motivi sui quali non intendiamo soffermarci perché non oggetto di questa recensione , l’autore non solo fa ricorso alla poesia ma spinge il lettore a confrontarsi su una materia difficile e spesso ostica per le numerose implicazioni storiche con una leggerezza e una determinazione uniche .
La poesia diventa finalmente vibrante impegno civile e morale a cui né l’autore stesso né il lettore possono sottrarsi.
Le composizioni sono brevissime, quasi degli epigrammi e proprio per questo incisive, puntuali, di struggente bellezza.
Trascriviamo alcune delle poesie di Meridionale Frammenti di un mondo alla rovescia che ci hanno particolarmente e piacevolmente sorpreso perché, pur riecheggiando schemi linguistici propri della corrente letteraria dell’ermetismo, un po’ se ne discostano per potenza ed immediatezza, veridicità simbolica e forte musicalità.
“Ha la pelle nera/ il Meridionale di quest’era./Un alito di sale/le mani orfane di mezzo pane./Dopo l’ultimo orizzonte/scruta senza fine/la riva più lontana del nostro cuore”.
“Ancora una volta/ partire da Itaca/con la vela sul petto/di una nuvola inquieta”.
“Meridionale è chi è dall’altra parte della barricata/e ne fa la sua casa più bella”.
E la lapidaria:” Andarsene o restare./Ma la vera sfida è appartenere”.
Ed ecco le immagini potenti e delicate del mare in tempesta, dei tramonti rosso fuoco che incendiano la volontà e il cuore, il profumo di salsedine, le labbra spaccate per l’arsura di un mondo più giusto e solidale…
Giuseppe Di Matteo in Meridionale Frammenti di un mondo alla rovescia ha la capacità di evocare tutto questo in una sintesi poetica che tuttavia lascia spazio all’immaginazione del lettore che viene accompagnato in questo viaggio letterario con rara maestria. Finalmente un libro bello, delicato, profondo, da leggere e da rileggere meditando sul destino di tutti gli uomini di buona volontà.