Dai Suoni ribollenti, magmatici, vorticosi ecco il nuovo album di Franco Baggiani dal titolo MEMORIES OF ALWAYS. Il lavoro discografico è un ensemble di sette elementi per sette lunghi pezzi che rievoca reminiscenze funk alla Miles Davis di metà anni ’70 ma anche tante altre componenti.
«In MEMORIES OF ALWAYS, pur avendo mantenuto nell’impianto globale un certo sapore davisiano anni ‘70, ho guardato ad altro, gli anni ’70 certo, ma non solo di Davis, anche di Ornette e Sun Ra e molto mi ha ispirato l’ascolto di Alfredo Casella, e di alcuni compositori seriali italiani del secolo scorso. Se la partenza può sembrare davisiana, l’arrivo non lo è di certo» afferma Baggiani.
Trombettista tra i più prolifici del jazz italiano, figura unica nel suo genere in Europa viste le numerose attività tra discografia, composizione, insegnamento, direzioni didattiche e artistiche, Franco Baggiani percorre in solitaria la sua via di eclettico uomo di jazz, approdando a un disco diverso dagli altri, in particolar modo al precedente lavoro My Way Through The Jungle.
«Mentre My Way Through The Jungle è stato un omaggio, personale e non didascalico, al Miles del periodo ’69-’74, Memories of always è una sintesi di tutti i lavori che si frappongono fra questi due lp, lavori più radicali come Think, Florentine Session e The Dead City, nei quali i miei orizzonti si sono confrontati con l’improvvisazione totale, e poi i musicisti, assai diversi e con qualità diverse; quello che non è cambiato mai è che le registrazioni vengono fatte live, vere e proprie session improvvisate in studio».
Memories Of Always è un lavoro che arricchisce il progetto di Baggiani nella connessione tra diversi linguaggi e rilancia il cammino di un artista produttivo e sempre sorprendente.