È una pop star Matteo Markus Bok, il giovanissimo cantante italo tedesco, che ha conquistato l’affetto di migliaia di teenagers in breve tempo. I suoi numerosi fan, infatti, per seguirlo sia dal vivo che sui social hanno formato la “Bokgang”. Matteo Markus Bok a soli 14 anni si presenta come un artista poliedrico dal talento singolare che con straordinaria disinvoltura si esibisce su palchi prestigiosi cantando, suonando e ballando. Lo abbiamo visto di recente in tv, in gara tra i giovanissimi cantanti della prima edizione di Sanremo Young, il teen talent condotto da Antonella Clerici, in onda su Raiuno. Nel corso delle prime due serate, sul palco del teatro Ariston ha interpretato egregiamente le due cover “Noi ragazzi di oggi” e “Se telefonando”. In Germania Matteo Markus Bok è diventato famosissimo grazie al talent show The Voice Kids e nel 2017 ha pubblicato quattro singoli che hanno riscosso un enorme successo: “Just One Lie”, “Miracle”, “Sunshower” e “This Christmas”. È attualmente impegnato in un tour con il musical di “Soy Luna” della Disney come opening act e a maggio tornerà in Italia per un live acustico di solo chitarra e voce che si terrà a Milano, in attesa di preparare il suo primo Ep con canzoni inedite da lui scritte in collaborazione con musicisti di fama internazionale.
Sanremo Young è stata un’altra tappa importante nella tua carriera artistica. Cosa si prova a cantare sul palco dell’Ariston in giovane età?
«Vengono davvero i brividi su quel palco. Mi sono venuti in mente i grandi interpreti che si sono susseguiti negli anni. È stato un onore, spero non sia l’ultima volta, vorrei risalirci in futuro».
Dopo Sanremo Young i tuoi fan sono aumentati e su Instagram hai raggiunto 137mila followers. Come vivi il rapporto con il tuo pubblico?
«Sono felice del fatto che il rapporto tra me e i miei fans sia vero e sincero. I ragazzi desiderano avere un contatto diretto con i loro idoli ed i social media rappresentano un mezzo per accorciare le distanze, e farci sentire più vicini».
Cosa ti rimarrà dei consigli del maestro Diego Basso?
«Il maestro Diego Basso è una persona meravigliosa, mi ha aiutato tanto e mi ha consigliato di rimanere me stesso, di continuare a fare ciò che amo, cioè cantare e non fermarmi mai».
Sei autore del primo singolo “È diventata primavera” una ballata dedicata a tuo padre, in cui esprimi il desiderio di parlargli dei tuoi sogni. In quale momento l’hai scritta?
«I miei genitori sono separati da quando avevo un anno, ma non ho mai sentito la lontananza del mio papà poiché la loro relazione è sempre stata ottima. I miei sono molto uniti. Fino a tre anni fa papà viveva a Milano e lo vedevo ogni settimana, poi si è traferito in Piemonte. È un agricoltore e produttore di vino, un lavoro che lo impegna moltissimo, per questo non riesco a vederlo come prima. La canzone è nata nel periodo in cui sentivo la sua mancanza, l’ho scritta insieme a mia sorella per raccontare ciò che entrambi provavamo in quel momento. È stato un modo per dimostrargli il nostro amore».
Come ha risposto tuo padre a questa dichiarazione d’affetto?
«È stata una sorpresa per lui. Papà non immaginava che io e mia sorella avremmo avvertito la distanza. La canzone è stato un modo per farglielo capire. E adesso prova ad esserci più vicino».
Hai preso parte a The Voice Kids Germany ed Italia’s Got Talent quanto sono state formative queste due partecipazioni?
«The Voice Kids Germany è stata un’esperienza rivelatoria per me, mi ha fatto capire che in futuro avrei voluto continuare a cantare, avevo 12 anni quando ho partecipato al talent, ho imparato tanto ed è stato incredibile arrivare in finale. Subito dopo ho iniziato a fare concerti in Germania. Nei mesi successivi ho sentito l’esigenza di fare qualcosa anche in Italia, essendo italiano ed ho avuto l’opportunità di essere selezionato tra i concorrenti di Italia’s Got Talent, mi sono divertito tantissimo».
Hai aperto i concerti europei di “Soy Luna” il musical della Disney. È un anno davvero gratificante il 2018?
«Sì. Ho fatto tutte le aperture del tour italiano ed ho partecipato al tour in Germania, Austria e Slovenia. Non mi sarei mai aspettato di salire a quest’età sui palchi del Forum d’Assago di Milano e del Mercedes Benz Arena di Berlino. Sto vivendo emozioni indescrivibili e sono contentissimo di aver ho conosciuto i protagonisti del musical, dal talento unico».
Hai cominciato a cantare a 9 anni nel ruolo di Simba il protagonista del musical “Il Re Leone”. Eri un bambino che ricordi hai di quel debutto?
«Ricordo perfettamente tutto perché, prima di allora non avrei mai pensato di iniziare a vivere nel mondo dello spettacolo, pensavo che l’unica cosa che sapessi fare bene fosse lo sport, a cui dedicavo il mio tempo libero. Poi a 9 anni gli alunni del liceo che frequentava mia sorella stavano preparando la messa in scena del musical “Il Re Leone”, cercavano un bambino per interpretare il piccolo Simba, così mia sorella che partecipava al musical propose me. Scoprii un mondo meraviglioso in cui avrei voluto vivere, il mondo della musica. Il musical ti dà l’opportunità di recitare, cantare e ballare. Così, negli anni seguenti ho preso parte a cinque musical, ho imparato a ballare classica, moderna, hip hop, jazz, tip-tap ed ho recitato nello show televisivo Magic English, in onda su Disney Junior Channel, in cui dovevo insegnare ai bambini l’inglese. Poi con The Voice Kids ho preso la decisione definitiva, dedicare la mia vita al canto».
Tornerai in Italia per approfondire gli studi di pianoforte e di chitarra e per realizzare il tuo primo Ep. Ci puoi dare qualche anticipazione?
«Ci saranno pezzi inediti composti da me con l’aiuto di altri musicisti. Nelle mie canzoni vorrei far sentire le mie emozioni».
A maggio è previsto un live acustico di solo chitarra e voce a Milano…
«Sì, lo stanno organizzando. Si tratta di un live in cui mi presenterò con la mia chitarra acustica. Non avendo un repertorio ampio, oltre ai mie pezzi, proporrò cover degli artisti da cui prendo spunto».