Il 16 settembre è uscito nelle sale italiane il film Il silenzio grande dal testo teatrale di Maurizio De Giovanni per la regia di Alessandro Gassmann, presentato alle Giornate degli Autori della 78esima Edizione della Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia.
Al Cinema Plaza di Napoli, allo spettacolo delle 20.30 hanno partecipato Maurizio De Giovanni e Massimiliano Gallo. Accogliendo il pubblico in sala, il noto scrittore napoletano ha detto: «È una grande gioia per me essere qui stasera in vostra compagnia e vedere occupate le poltroncine di una sala cinematografica dopo la chiusura forzata a causa della pandemia. Quando si scrive un testo teatrale non è facile trasporlo per il cinema. Alessandro Gassmann ha fatto un lavoro straordinario, intelligente e mi ha pregato di salutarvi. Ormai il mio sodalizio con lui è ben rodato ed anche con Massimiliano al punto che questo personaggio, Valerio Primic, l’ho realizzato pensando a lui. Una curiosità: gli interni sono stati girati a Villa Chemiat, un complesso residenziale in stile liberty , di fronte al noto ristorante Giuseppone a mare. Lo spettacolo teatrale, prodotto dalla famiglia Mirra, ritornerà al Teatro Diana quest’inverno e vi esorto a venire a teatro . Lo schermo televisivo o cinematografico non vi può dare le stesse emozioni del teatro».
Anche Massimiliano Gallo ha ringraziato il folto pubblico presente in sala e ha detto: «Come non essere d’accordo con Maurizio? La condivisione di un’emozione può avvenire soltanto a teatro perché si crea un’energia fantastica tra attori e spettatori. Lo spettacolo è già un classico della drammaturgia. Maurizio si concede alla città e la vive in un modo straordinario e quando parla delle dinamiche familiari è grandissimo come anche Alessandro che ha compreso appieno lo spirito di Napoli e il testo da rappresentare. Spesso succede che da un film si tragga una pièce teatrale, per noi è stato il contrario. In questo lavoro ho avuto il piacere di lavorare con attori straordinari e mi riferisco non solo a Margherita Buy e a Marina Confalone ma anche ai giovani Antonia Fotaras ed Emanuele Linfatti nel ruolo di Adele e Massimiliano, i miei due figli nel film. Entrambi sono stati scelti mediante un provino . Evviva la meritocrazia! Grazie per essere così tanti in sala . Vi auguro una buona visione».
Protagonista della vicenda è Valerio Primic (Massimiliano Gallo), un famoso scrittore che ,da qualche tempo, ha la sindrome della pagina bianca ovvero non riesce più a scrivere e trascorre il suo tempo chiuso nella biblioteca di casa limitando al massimo i suoi rapporti con la moglie Rose (Margherita Buy), i due figli Massimiliano (Emanuele Linfatti) e Adele (Antonia Fotaras) e la cameriera Bettina (Marina Confalone).
Le difficoltà economiche in cui versa la sua famiglia, tali da imporre la vendita della casa, lo costringono a fare i conti con i suoi familiari ai quali ha sempre negato affetto e comprensione. Ma il film, riserva nel finale, come da tradizione, un colpo di scena inaspettato…vivere non significa essere vivi.
I numerosissimi seguaci di Maurizio De Giovanni saranno piacevolmente catturati , ancora una volta dalla sua bravura di scrittore e questo sorprendente testo viene interpretato magistralmente da tutti gli attori avvalendosi di una regia attenta, puntuale, precisa.
I due attor giovani reggono il confronto con artisti consumati quali Gallo, Buy ,Confalone. Quest’ultima è immensa nel ruolo di Bettina, costruito con evidente partecipazione emotiva e grande professionalità. Margherita Buy riesce a far emergere le sue doti di attrice drammatica dando forte credibilità e spessore al personaggio senza scadere in toni falsi o esasperati. Massimiliano Gallo è un perfetto Valerio Primic, straordinariamente espressivo soprattutto nei dialoghi con la fedele Bettina.
Un film teatrale quindi, impreziosito dalla fotografia di Mike Stern che rende rarefatti luogo e personaggi ,con una regia elegante che si concede siparietti onirici di straordinaria efficacia e bellezza. Un film da vedere e da gustare. Il silenzio è una brutta malattia, sentenzia Bettina ma con impegno e costanza anche un bonsai secco può rinascere e germogliare.