Questa sera, 14 aprile 2016, verrà inaugurata alle 18 la personale pittorica dell’artista Mary Cinque: “CULT-” a cura di Chiara Reale.
La mostra è inserita nella rassegna “Say no to trash” di Sabrina Vitiello con sede presso lo spazio Home&More di via santa Brigida 72, Napoli.
Ho avuto la possibilità di intervistare ieri Mary Cinque, mentre era in pullman tra le curve della costiera amalfitana e, ancora, mentre era invece a piedi tra i vicoli della Sanità. Qui la nostra breve chiacchierata prima del vernissage.
Com’è nata l’idea di entrare a far parte della rassegna di Sabrina Vitiello e “Say to trash”?
«È stato tutto frutto di un incontro tra la curatrice della mia mostra Chiara Reale e Sabrina. Da qui l’incontro coi miei lavori che hanno tutti un legame con l’ambiente e la natura. Il rispetto per l’ambiente e l’opposizione allo spreco sono infatti una componente essenziale della mia vita.»
E da questo componente che nasce poi anche lo stesso titolo della mostra?
«Cult- (preciso che si legge con la U e sottolineo il trattino) rimanda a una radice semantica. Sono viaggi linguistici ed etimologici che ogni tanto mi capita di fare e quindi mi fermo a fare riflessioni come questa: coltura e cultura hanno la stessa radice, da qui Cult-.»
Quindi coltura e cultura sono due facce della stessa medaglia…
«E lo sono anche del mio lavoro. Quando riguardo le mie opere ci riconosco natura e cultura. Mi ritengo un animo libero e selvaggio, lo devo anche al fatto di aver vissuto in Africa dove ho assaporato la totale assenza di sovrastrutture. Ancora però, allo stesso tempo sono sempre stata affascinata dalla cultura senza la quale non ci saremmo evoluti. Per farti capire: quando coltiviamo il terreno noi lo cambiamo e grazie a questo cambiamento possiamo poi cibarci dei suoi frutti. Cult- sottolinea questo tipo di processo: il cambiamento del terreno è evidente, ma soprattutto è inscindibile e fondamentale il nostro legame con la terra.»
Hai diviso quindi la mostra in due sezioni. Cosa troveremo?
«Luoghi ed oggetti. Attraverso la sezione Oleum, infatti, troverete i miei lavori fatti su carta forno e carta riciclata di cioccolatini. Con Oleum mi sono ispirata al Mediterraneo e a tutta la sua vegetazione. Nella seconda sezione, chiamata Display sarà invece possibile trovare oggetti di design da me riproposti in maniera molto realistica.»
Cos’hanno quindi in comune queste due sezioni che sembrano viaggiare in parallelo?
«L’essere umano che percepisce e usa sia la natura che gli oggetti di alto design. Inoltre nella sezione dedicata agli “oggetti” io ho usato solo aziende che hanno particolare premura per l’ambiente. Ho fatto degli oggetti riproduzioni così fedeli da aver messo molte volte anche la marca: non per pubblicità quanto per storia e per permettere che le persone conoscano questi particolari brand che hanno questa particolare attenzione per l’ambiente. Ancora, il mio lavoro sottolinea molto anche il Made In Italy.»
Quindi ci sono molti prodotti italiani nella sezione “Display”?
«Esatto: sono partita, grazie al mio amico scrittore Rosario Cuomo, facendo anche ricerche sull’Italia e i prodotti che nel nostro paese sono molto attenti all’ambiente. Tutto è un continuo senso d’appartenenza e di rispetto in fin dei conti.»
Cosa ti aspetti da questa serata?
«Dall’apertura molti incontri, ma durante tutto il corso della mostra mi aspetto continui confronti. Amo fare mostre per mettermi in gioco e riflettere grazie a chi osserva le mie opere su cose magari a cui non avevo ancora pensato. Amo farmi venire dubbi e conoscere il punto di vista di chi mi conosce attraverso le opere.»
Cult- sarà visitabile fino al 10 maggio 2016. Per ulteriori notizie è possibile contattare la curatrice Chiara Reale alla mail chiara.reale81@gmail.com. Ancora, per avere informazioni sugli orari per visitarla presso lo spazio “Home&More” è possibile visitare questo sito.