Martin Freeman, il 43enne interprete tra i protagonisti di Lo Hobbit, di Fargo e di Sherlock, al Giffoni Film Festival parla dei progetti futuri.
Da venerdì 4 a domenica 13 settembre su Sky Cinema ci sarà un canale, il 304, che sarà interamente dedicato ai film della saga del Signore degli Anelli e de Lo Hobbit proponendo tutti i sei capitoli della serie. «La saga doveva essere inizialmente composta solo da due film – spiega Freeman – poi abbiamo saputo che c’era un terzo capitolo e inizialmente pensavamo fosse una questione economica ma vi assicuro che il regista Peter Jackson ha bisogno di soldi come io ho bisogno di un buco in testa… la decisione di farne tre è stata presa perché c’era davvero tanto materiale».
Lo speciale in uscita a Natale 2015 della serie Bbc/Pbs “Sherlock” sarà girato in parte in Italia, a Venezia. Altro progetto “Fun house”, commedia nera diretta da Glenn Ficarra e John Requa con Tina Fey e Bolly Bob Thornton sul racconto delle giornate della reporter in Afghanistan e Pakistan. «Il film non parla di guerra – spiega – ma di vita quotidiana tra persone che provengono dall’Occidente, come interagiscono tra loro».
Martin Freeman parteciperà anche al terzo capitolo della saga “Captain America: Civil War”: «È una parte piuttosto piccola – spiega – è un personaggio ambiguo che lavora per il Governo americano».
Altre voci riguardano il “Grande Gigante Gentile”, tratto dal racconto di Road Dahl, che dovrebbe essere diretto da Steven Spielberg: «Anche io sono d’accordo sul fatto che dovrei lavorare con Spielberg – scherza – e magari per un film tratto da un racconto di Dahl. Ma per ora sono solo voci, speriamo in un futuro». Quanto a Fargo, in cui interpreta il quieto e spietato Lester Nygaard, spiega che «una delle cose più difficili è stata fare l’accento del Minnesota, io che sono inglese. Nygaard è un personaggio con cui mi trovo bene, anche se non ho ancora ucciso mia moglie, mi sento molto Nygaard».