In un pomeriggio accaldato di luglio, con sciami di api impazzite, sfidanti sia per il pubblico che per i musicisti è andato in scena nel piazzale dei carabinieri forestali della via Matrone in Trecase, lo spettacolo Linha de passe della nota cantante jazz partenopea Maria Pia De Vito, all’interno del cartellone del Pomigliano jazz.
L’energia vulcanica del sentiero numero 6, l’antica strada inaugurata nel 1927 dai fratelli Matrone per risalire al Gran Cono, riaperta lo scorso anno, ha fatto da perfetta cornice al repertorio musicale brasiliano, napoletano e jazz della cantante che ha tradotto in forma davvero delicata, elegante e a volte ironica molti dei pezzi storici del grande autore brasiliano Chico Buarque; i più riusciti sono stati Samba e Amore e ‘O cunt e Angelica.
Tra i successi che restano invariati nella lingua c’è Construção portata al successo alla fine degli anni settanta in Italia da Ornella Vanoni.
Ad accompagnare Maria Pia in questo viaggio di suoni caleidoscopici Roberto Taufic (chitarrista brasiliano)e Roberto Rossi (percussionista eclettico). Operazione davvero riuscita il connubio fra musica di qualità e scoperta naturalistica dei luoghi campani da far rientrare in una programmazione di marketing turistico integrato, per la riqualificazione e lo sviluppo del territorio. Un plauso va dunque al festival Pomigliano jazz che già da anni porta avanti questa filosofia.