Si intitola “Tempu d’Amuri” questo nuovo brano firmato dal cantante e cantautore catanese
Si intitola “Tempu d’Amuri” questa nuova canzone firmata dal cantante e cantautore catanese Manuel Castro e pubblicato dalla RadiciMusic Records di Firenze. Lirica siciliana per una canzone apolide, priva di tempo e di religione, di colore e di razza, di geografia e di territorio. Parla a tutti, parla all’uomo e al suo modo di stare al mondo. Denuncia la violenza questo canto che punta ovviamente al romanticismo più letterario, macchiato di world music come c’era da aspettarsi vista la sua bella carriera alle spalle. Denuncia Manuel Castro e lo fa anche attraverso un bellissimo video a corredo che mettiamo a seguire. Belle canzoni per un tempo assurdo come questo che stiamo vivendo.
In questo tempo sicuramente l’amore, la tolleranza, l’accettazione sono temi caldissimi e preziosi. Canti e denunci la loro mancanza. Ma c’è luce in fondo al tunnel, come si dice?
Ci potrebbe essere la luce in fondo al tunnel, ma molto dipende da ognuno di noi. In questo passaggio terreno dobbiamo fare la nostra parte anche se per la maggior parte delle volte ci scontriamo con la politica di chi ci governa che spesso e volentieri ha tutt’altro interesse rispetto il vero benessere dell’Uomo e lo tiene lontano dalla vera felicità.
Quale sarebbe la soluzione? In generale dico… domanda difficile penso…
«Domanda super difficile, con l’avvento di tutta questa tecnologia abbiamo a mio avviso scoperchiato il Vaso con tutti i suoi pro e i suoi contro. Il cambiamento credo stia nel creare un nuovo tipo di società, una società che coltivi Cultura, Bellezza, Empatia attraverso l’istruzione, la cura dell’ambiente, il rispetto di noi stessi e degli altri. Potrebbe sembrare un pensiero utopistico però mi chiedo perché è possibile andare verso un mondo distopico come già sta avvenendo, e non invece volgere lo sguardo e l’azione verso una visione utopica?»
Se ti chiedessi qual è la tua personale rivoluzione? Cioè in che modo sopravvivi al tempo assurdo che stiamo vivendo, alla mancanza di amore e di accettazione dell’altro?
«In questo periodo alquanto strano ho avuto l’opportunità di coltivare me stesso attraverso lo studio, la ricerca, la meditazione e tutte quelle attività che mi fanno stare bene e che ho scoperto essere in sintonia con il mio essere. Ho spento la Tv, eliminato il superfluo, gli oggetti e le relazioni superficiali. Allo stesso tempo ho conosciuto tantissima gente che ha il mio stesso desiderio di intraprendere un nuovo cammino. Non possiamo farci imporre desideri, visioni e realtà che non ci appartengono e non coincidono con il nostro sentire perché è da lì che nasce l’infelicità e cosa ancor più pericolosa, l’indifferenza e la rassegnazione. Benedico questo tempo perché mi ha permesso di portare alla luce parti di me che sapevo esistere ma che spesso erano sommerse e fagocitate dal continuo correre in cui ero sommerso».
“Tempo d’Amuri” ad oggi è stata accolta davvero con molte pubblicazioni. In qualche modo senti che ha smosso attenzione? Come l’hai vissuta personalmente?
«Con “Tempu d’amuri” il mio intento era quello di portare un messaggio a tutte le persone che l’avrebbero ascoltata, un messaggio che potesse essere spunto di riflessione e di cambiamento. Sono molto contento delle varie pubblicazioni e dei feedback ottenuti, credo che ci sia davvero molto di me in questa canzone, del mio sentire e del modo in cui vedo il mondo e l’esistenza e mi fa piacere che in qualche modo sia arrivata e abbia risuonato nelle persone che l’hanno ascoltata».
Dal vivo? Che tempo stai vivendo e in che modo la porterai al pubblico?
«Ancora non ho avuto occasione di portarla in pubblico, anche se il videoclip è stato trasmesso in diverse piazze d’Italia ed ha riscosso molti consensi. L’importante per me è che il brano possa suscitare una semplice emozione e che possa donare una riflessione del tempo in cui stiamo vivendo».