Con l’ingresso di internet nelle nostre case e soprattutto nella nostra vita sociale, il modo di pensare e di agire dell’italiano medio ed in generare di ciascuno di noi in qualsiasi parte del pianeta è stato rivoluzionato: inutile mentire, sopratutto con facebook, tutti si sentono un pochino ‘vip’, pubblicando foto e pensieri personali da condividere con il resto del mondo.
Tutto questo è sicuramente molto bello ma veramente non ci sono lati oscuri? ‘Le parole hanno un peso ed un valore’ soprattutto nelle relazioni interpersonali sia nella vita reale che in quella ‘social’.
Spesso non si tiene conto di tale importanza e soprattutto su facebook si scrivono cose, a volte anche molto spiacevoli, nei confronti di persone oppure intere categorie, senza tenere in considerazione le possibili conseguenze che quelle parole scritte possono portare nella vita reale.
Protetti dietro lo scudo di una tastiera oppure di una finta personalità purtroppo alcune persone vengono travolte da un ‘lato oscuro’ che provoca ad altri danni e dispiaceri, ecco quindi che torna in mette il vecchio detto della nonna: ‘parole poco pensate portano peso’.
L’associazione no profit Parole O_Stili, nata a Trieste nel luglio 2017, ha dunque proprio lo scopo di sensibilizzare, responsabilizzare ed educare gli utenti della Rete a praticare forme di comunicazione non ostile. L’associazione, rivolgendosi a tutti i cittadini consapevoli del fatto che ‘virtuale è reale’ e che l’ostilità espressa in Rete può avere conseguenze, ha ideato un manifesto.
Ecco il Manifesto della comunicazione non ostile, tutto da leggere e condividere:
Virtuale è reale
Dico o scrivo in rete solo cose che ho il coraggio di dire di persona.
1.Si è ciò che si comunica
Le parole che scelgo raccontano la persona che sono: mi rappresentano.
2.Le parole danno forma al pensiero
Mi prendo tutto il tempo necessario a esprimere al meglio quel che penso.
4.Prima di parlare bisogna ascoltare
Nessuno ha sempre ragione, neanche io. Ascolto con onestà e apertura.
5.Le parole sono un ponte
Scelgo le parole per comprendere, farmi capire, avvicinarmi agli altri.
6.Le parole hanno conseguenze
So che ogni mia parola può avere conseguenze, piccole o grandi.
7.Condividere è una responsabilità
Condivido testi e immagini solo dopo averli letti, valutati, compresi.
8.Le idee si possono discutere.
Le persone si devono rispettare. Non trasformo chi sostiene opinioni che non condivido in un nemico da annientare.
9.Gli insulti non sono argomenti
Non accetto insulti e aggressività, nemmeno a favore della mia tesi.
10.Anche il silenzio comunica
Quando la scelta migliore è tacere, taccio.
All’origine di Parole O_Stili c’è il contributo di circa 300 professionisti della comunicazione d’impresa e della comunicazione politica, insegnanti, imprenditori, influencer, blogger: persone diverse e appassionate, che condividono la volontà di rendere la Rete un luogo migliore, meno violento, più rispettoso e civile.
Si segnala che il 7 giugno prossimo a Trieste verrà promossa una giornata di confronto con esperti della Rete, giornalisti, comunicatori, giuristi e altre professionalità sul tema del quinto punto: Quando le parole sono un ponte.