Dopo Julia Roberts e Charlize Theron (malvagie streghe di Biancaneve), anche Angelina Jolie si cimenta nel ruolo della più cattiva di tutte: Malefica. Personaggio chiave della favola dei fratelli Grimm e del perfetto film d’animazione Disney La bella addormentata nel bosco. Sempre la Disney, in questo remake in “carne ed ossa”, incentra tutto il film e la campagna pubblicitaria di Maleficent sulla splendida Jolie che qui viene ben “rilanciata” riuscendo a dare corposità emotiva alla strega per eccellenza spiegandone, in modo convincente, i motivi che l’hanno portata ad affondare il proprio animo in una così profonda cattiveria.
Motivazioni che ribaltano la favola completamente rileggendola in chiave femminista e con toni sfumati dove il passaggio dal male al bene e viceversa viene, giustamente, considerato un fatto naturale di crescita e di evoluzione sia nel mondo degli umani che in quello magico delle fate. In Maleficent anche l’amore che sveglierà la principessa non sarà quello del principe appena conosciuto facendo intendere che l’Amore può sì esistere ma necessita di costruzione e un pizzico di devozione.
Tuttavia, questo fantasy, con bellissimi effetti speciali, diretto da Robert Stromberg non ce la fa a reggere le aspettative e Malefica sovrasta tutti gli altri protagonisti e tutto il film che, senza l’appeal indiscutibile della Jolie, sarebbe stato soporifero. Il mio cuore vola verso Malefica ora e per sempre ma, oggettivamente, vince la darkissima Charlize Theron. Mi domando, però, come tra tanta magia, nessuno si sia preso la briga di un incantesimo per tingere le foltissime sopracciglia di Aurora così scure rispetto alla chioma da sembrare Elio di Elio e le Storie Tese. Eppure, la magia non dovrebbe fare miracoli?