RadioSpia Records pubblica “My Blue-Eyed Guy”, il nuovo EP di Madame Butterfly and Mr. Bear, secondo lavoro discografico della band pugliese che uscirà domani 8 novembre 2014.
Ad un anno dal loro esordio, i Madame Butterfly and Mr. Bear, tornano con un nuovo traguardo nel loro percorso evolutivo, in cui si rivelano con un genere musicale fresco, compatto e attuale.
«In questo nuovo EP – afferma il cantante Valery Mai – mostriamo un’insolita impronta pop che sorride anche al folk. Attraverso il lavoro e il confronto con i musicisti e il produttore, valorizziamo in modo nuovo i nostri messaggi musicali.»
La Band è un duo composto da Valery Mai (voce e metallofono) e da Vincenzo Mascolo (voce e chitarra). Il gruppo nasce in Puglia nel 2010 e basa le proprie canzoni sulle esperienze di vita. Afferma Vincenzo: «La nostra musica si propone di entrare nell’intimo dell’ascoltatore, avvolgendolo in un suono caldo e rassicurante». Forti di un’intensa attività live, nel 2011 sono ospiti musicali del programma radiofonico RadioSpia (prima che diventasse una etichetta discografica), nel 2013 partecipano e vincono la competizione nazionale “Win a hit at Mastering.it” (con il consenso di giurati del calibro, tra gli altri, di Andrea Chimenti e Valentino Corvino). Da qui, incidono il loro brano “What a Wonderful”, che sarà poi prodotto dalla stessa RadioSpia Records a dicembre, suscitando un interesse crescente in ambito internazionale, soprattutto negli U.S.A. Nel 2014 la band suona come gruppo spalla in alcuni live pugliesi dello stesso Andrea Chimenti e, nel frattempo, registra questo nuovo E.P., “My Blue-Eyed Guy”, il cui tema principale tratta di un singolo incontro mai più ripetibile tra due persone, esprimendo in musica il sottile rimpianto nato da ciò che non succederà mai fra i due.
La Produzione.
L’etichetta RadioSpia nasce nel 2012 dalle ceneri di un format radiofonico indipendente ed omonimo con il quale condivide gli stessi ideali di valorizzazione e di diffusione dei talenti verso il Mondo. Le pubblicazioni della label, sei in meno di due anni, guardano ad un mercato prevalentemente internazionale ed affrontano la produzione di musica rigorosamente come arte e non come tendenza.