In pochi credevano al pienone da grandi superstar, e invece il duo hip hop Macklemore & Ryan Lewis ha conquistato l’Italia esordendo l’altra sera in un Forum d’Assago colmo di rumorosissimi fan. È l’anno del rap (italiano, vero) che conquista le classifiche di vendita. Ma a pensarci bene di rapper da oltreoceano qui ne vengono pochi, quindi benvenuto a Macklemore. Soprattutto perché con lo show che ha portato da noi, ultima tappa europea prima di tornare in Usa, si è legato all’album d’esordio The Heist (usicto giusto un anno fa) ma anche a molto altro. «Siamo nel mezzo della campagna dei diritti civili più importante della nostra generazione» ha gridato annunciando il bel singolo nuovo, Same Love, su tematiche che difficilmente si sentono cantare dai suoi colleghi di genere. Da etero aperto, difende i diritti civili e le diversità di ogni genere, anche da palchi planetari (il recente blitz agli MTV Awards ne è un esempio). Poi parla appassionatamente al pubblico del suo recente passato di dipendente da alcol e droga. «Per fare quello che volevo fare, cioè suonare e stare su un palco, non potevo continuare così. E quindi visto che con le sostanze che ti alterano la creatività arriva a zero, ho dovuto fare una scelta e nel 2008 ho deciso di diventare sobrio». Proprio così, davanti a 10mila scalmanati che non vedevano l’ora di scatenarsi su Thrift Shop. Bel segnale, bella capacità di coinvolgimento che le star blasonate del pop “adulto” si sognano, bella direzione e tenuta del palco. Insomma Ben Haggerty (questo è il suo vero nome) con il produttore/dj Ryan Lewis ha dato vita a uno spettacolo lodevole pur avendo al suo attivo, almeno da noi, solo 3 tormentoni che però c’è da dire restano in mente. Il disco The Heist è in classifica da più di 15 settimane e i ritornelli di Can’t Hold Us e Thrift Shop, il terzo video più visto al mondo su youtube (mezzo miliardo di visualizzazioni) sono irresistibili, anche dal vivo.
Aggiungeteci anche un fare da fratellone scanzonato sul palco e la folla ce l’ha in pugno in poche canzoni. Crew Cuts e Life Is Cinema sono acclamate con dei boati che diventano vere esplosioni di gioia incontenibile per i singoli e i bis (magnifica anche Irish Celebration, con una punta di polemica contro i reali inglesi). Nel corso dello spettacolo, anche un occhio alle manie da “fashion capital of the world”, come l’ha chiamata lui: si è fatto prestare una giacca di pelliccia dal pubblico e ha indossato una maglia azzurra d’Italia per rinvigorire il nostro traballante spirito nazionale.
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