Si terrà oggi alle 15.30 nella Chiesa degli Artisti di Roma, le esequie per l’ultimo saluto a Michela Murgia, l’intellettuale scomparsa il 10 agosto all’età di 51 anni per un carcinoma renale al quarto stadio.
Nata a Cabras, in provincia di Oristano, la scrittrice ed attivista Michela Murgia ha fatto sapere della sua malattia in primavera con una lunga e struggente intervista al Corriere della Sera rilasciata ad Aldo Cazzullo. Con serenità e lucidità ha detto: «Il cancro non è una cosa che ho, è una cosa che sono. Il cancro non è un complice della mia complessità, non un nemico da distruggere. Non posso e non voglio fare guerra al mio corpo, a me stessa. Il tumore è uno dei prezzi che puoi pagare per essere speciale. Non lo chiamerei mai il maledetto o l’alieno come lo appellava Oriana Fallaci».
Aveva esordito nel 2006 con Il mondo deve sapere ma il suo romanzo più famoso è Accabadora a cui hanno fatto seguito Ave Mary. E la chiesa inventò la donna, Futuro interiore, Istruzioni per diventare fascisti, Noi siamo tempesta, Morgana. Storie di ragazze che tua madre non approverebbe con Chiara Tagliaferri, Morgana. L’uomo ricco sono io sempre con Chiara Tagliaferri, Stai zitta ed altre nove frasi che non vogliamo più sentire, God Save the Qeer. Catechismo femminista e Tre ciotole che raccoglie dodici storie diverse che riguardano i cambiamenti radicali ai quali gli individui sono sottoposti in questo particolare periodo storico, non ultima la sua stessa malattia.
Numerosi i messaggi di cordoglio pervenuti anche da parte di coloro che in vita l’hanno sempre osteggiata e criticata per le sue battaglie femministe e per aver sostenuto le famiglie arcobaleno.
Giorgia Meloni ha detto: «Voglio esprimere sincere condoglianze alla famiglia e agli amici della scrittrice. Era una donna che combatteva per difendere le sue idee, seppure notoriamente diverse dalle mie, e di questo ho grande rispetto».
Forse i messaggi più belli sono stati quello di Roberto Saviano: «Ma l’amor mio non muore» e l’altro di Maurizio de Giovanni: «Hai scelto la notte di San Lorenzo, ma lo sai che tu non sei una stella che cade. Tu brilli sempre e sempre. Ciao, amica mia. Non sai quanto mi mancherai. O forse sì».
Noi di Mydreams vogliamo ricordarla quando in compagnia di Chiara Tagliaferri la incontrammo alla Fondazione Foqus, Quartieri Spagnoli per presentare il libro Morgana. L’uomo ricco sono io dedicato a tutte le donne controcorrente perché «ogni volta che la società ridefinisce i termini della libertà femminile, arriva una Morgana a spostarli ancora e ancora, finchè il confine e l’orizzonte non saranno diventati la stessa cosa». E vi invitiamo a leggere tutti i suoi scritti perché Michela Murgia era ed è una donna di parola.