Oltre 80 scatti raccontano il successo della prima stagione della fiction Rai con Lino Guanciale
Nella prestigiosa sede del Circolo Artistico Politecnico, ubicato in Piazza Trieste e Trento 48 in Napoli, ieri sera è avvenuta la presentazione del volume Luigi Alfredo Ricciardi diario dal set con le foto di scena realizzate da Anna Camerlingo (Ed. Giannini) con il sostegno della Regione Campania Film Commission.
Alla serata erano presenti gli attori Adriano Falivene, Nunzia Schiano, Mario Pirrello, Maurizio Gemma , direttore Film Commission Regione Campania, la fotografa Anna Camerlingo, Titta Fiore, presidente Film Commission Regione Campania, il regista Alessandro D’Alatri (intervento telefonico). Assente giustificato per motivi di salute lo scrittore Maurizio de Giovanni papà di Luigi Alfredo Ricciardi e dei tanti personaggi che compaiono nei romanzi e nella serie televisiva dedicata al Commissario.
Il primo a prendere la parola è stato Mario Pirrello che ha letto alcuni significativi passaggi tratti dall’ introduzione al volume di Maurizio de Giovanni che vi trascriviamo: «Ogni volta che mi trovo davanti alla magia delle fotografie che Anna Camerlingo tira fuori dal set che vengono dalle mie storie, rimango senza fiato…È sempre una sorpresa. C’è sempre qualche aspetto, colore o situazione che emergono da quelle immagini e che mi sono completamente sfuggite, sia nelle rare visite sui luoghi che nella visione televisiva. Le fotografie sono sempre speciali rispetto al film. Quando guardi l’azione sei portato alla sequenza, a capire quello che succederà e come. Sei distratto dal movimento e dall’interazione dei personaggi, il suono e la vicenda, il caleidoscopio dei colori che cambiano. L’immagine fissa di per sé, offre un altro punto di vista: stimola la riflessione e l’approfondimento, induce a pensare e ad apprezzare l’espressione di un attore, il suo coinvolgimento nel ruolo che interpreta. Anna in questo è una straordinaria maestra. Ma in Ricciardi avviene una supplementare magia. È come se lei stessa trovasse il suo tempo ed il suo spazio…Come se Anna stessa diventasse regista e direttrice del set ,come se riuscisse a piegare le luci e i colori a una precisa scenografia, in una danza ferma che ha una propria dignità distinta dal film…».
È stata poi la volta di Maurizio Gemma che ha ribadito, insieme a Titta Fiore, l’importanza delle foto scattate sul set che consentono uno sguardo alternativo alle vicende narrate. Inoltre ha sottolineato lo sforzo di tutte le maestranze nel rendere quanto più credibile la geografia immaginaria di de Giovanni che non ha mai deluso i suoi lettori.
Nunzia Schiano e Adriano Falivene hanno parlato del bel clima di intesa che si è respirato sul set e sulla presenza sempre discreta di Anna Camerlingo che ha saputo catturare, con il suo sguardo dolce, sensibile, affettuoso ed appassionato, i tratti distintivi dei loro personaggi: zia Rosa e Bambinella. In particolare Nunzia Schiano ha detto che, da lettrice accanita dei romanzi di de Giovanni, è stata subito affascinata dal personaggio della balia del Commissario Ricciardi e della sua missione per trovargli una moglie adatta e a curare i suoi interessi. Inoltre ha svelato che non è stato sempre facile dialogare con Nelide, sua nipote nella fiction, dato il carattere schivo e l’ idioma strettamente cilentano.
Adriano Falivene si è detto entusiasta del ruolo di Bambinella che gli ha portato tanta fortuna e ha sottolineato il suo rapporto di amicizia con il Brigadiere Maione ovvero Antonio Milo con il quale sta portando in tournée Mettici la mano , sempre di de Giovanni, con grande successo di critica e di pubblico.
Il regista Alessandro D’Alatri così si è espresso telefonicamente: «Le foto di Anna hanno immediatamente riacceso la mia memoria su ogni singolo momento vissuto durante le riprese della prima stagione del Commissario Ricciardi. Amo, in particolare le foto che non solo ritraggono gli attori ma anche le maestranze e la troupe. Esse sono un’occasione per godere della spettacolarità del trucco, dei costumi, degli ambienti, degli arredi, della qualità fotografica. Un’opportunità non solo per tutti noi che abbiamo vissuto questa esperienza ma anche per il numeroso pubblico che ha determinato il successo del progetto nella programmazione sulle reti RAI».
La fotografa Anna Camerlingo ha detto: «Un film o una fiction è il frutto di un lavoro corale, fatto di tante professionalità che si intrecciano e si interfacciano sul set. Le foto di scena si inseriscono come un prodotto utile per la promozione ma in questo caso hanno svolto la funzione di catturare e raccontare tutto quello che è accaduto scegliendo momenti ben precisi quali la concentrazione di un attore prima di recitare o le atmosfere di un luogo. Ho avuto il privilegio di incontrare persone meravigliose con le quali ho adesso un rapporto di profonda amicizia».
Noi di Mydreams abbiamo sfogliato il volume e da subito ci siamo sentiti attratti da queste splendide foto, quasi tutte a colori. Vi segnaliamo in particolare l’ultima sezione del libro che Anna Camerlingo definisce La bellezza per errore.
In questi scatti tutti i personaggi hanno gli occhi chiusi ,per rimarcare il fascino del lato più inquietante di Ricciardi.
«Gli occhi chiusi ben rappresentano i personaggi di Maurizio de Giovanni perché il dono di Luigi Alfredo Ricciardi è oscuro a tutti loro».