Esce Il Palazzo, il nuovo album di una band assai inusuale che ci fa entrare in un ritmo che canta e suona in musica, di un’Italia disastrata. Loro sono Luciano De Blasi e I Sui Generis alias Fabio Menegatti alle chitarre, Luca Ruella al basso, Francesco Pezzali al cajon e percussioni, Elisa Fighera al violino, Andrea Bertolotti voce, chitarra e percussioni.
Una formazione nata nel 2006 sotto l’influsso di Fabrizio de Andrè di cui il gruppo compare in qualità di cover band. Un percorso musicale che cominciò nel 2007 con Improvvisa, un disco autoprodotto, insieme a Due gocce, pensandoci, il primo singolo. Poi la rappresentazione teatrale L’Adulto, portato in scena nel 2010 con testi e musiche originali. L’anno successivo seguì lo Spaesato, uno spettacolo che ne decretò il crescente sviluppo artistico di Luciano De Blasi insieme ai Sui Generis, concretizzatosi con l’intensificarsi sempre più in circolo di numerose ed interessanti collaborazioni.
Il Palazzo rappresenta il punto d’arrivo di Luciano de Blasi e I Sui Generis, di un nuovo concept che lanciano attraverso un lavoro interamente rinnovato. Si tratta di una vera e propria trasformazione di suoni che dall’impronta pop-rock swing cede il passo ai toni gipsy rock. Il palazzo, registrato e mixato al MeatBeat Studio di Sarre da Raffaele Neda D’Anello e masterizzato al G-Effect Mastering studio di Torino da Gianluca Patrito per la produzione artistica di Federico Malandrino, immaginato e scritto dalla voce della formazione, Luciano De Blasi, esprime la controcorrenza di cui il gruppo è vivacemente protagonista.
Un album che in modo intenso, forte, feroce, con timbri decisamente taglienti, tratteggia di un’Italia deturpata, sciupata, violentata. Un’Italia rappresentata in metafora, come un condominio irriverente e deteriorato, il cui inevitabile destino sarebbe quello di affondare in mare….meraviglioso ed incontaminato mare, su cui si regge un così dilagante inquinamento sociale. Tematiche dunque di ampia avanguardia costituiscono Il Palazzoche si compone di forme e significati dissacranti.