Quando sono arrivata all’ultima pagina del libro di Luca Rossi “I rami del tempo” mi è venuto automatico pensare una cosa estremamente semplice: ancora. Certo, a chi come me ha avuto la fortuna di leggere questo romanzo, la mia sembrerà una costatazione banale dato che si tratta solo del primo volume di una saga, ma credetemi: non lo è.
Luca Rossi non ha semplicemente scritto un libro Fantasy raccontando di ciò che accade in un universo parallelo. Questo incredibile scrittore ha trovato le giuste parole per entrare nel cuore di chiunque lettore, di qualsiasi età, senza chiedere il permesso.
Ciò che da subito mi ha colpita (e che ha aiutato poi ad appassionarmi alla lettura pagina dopo pagina) è la voluta brevità dei capitoli. Le emozioni e i dettagli sono concentrati in poche righe, niente giri di parole, solo quelli intorno al mondo.
Leggere “I Rami del tempo” porta ad esplorare molti luoghi. Attenzione: non parlo solo di universi paralleli, parlo di anime dimenticate nelle segrete di un castello, di cuori che battono di amori non ricambiati, di pelle ricche di piacere.
Luca Rossi non risparmia nulla al lettore e questo perché non risparmia niente a sé stesso. Nero su bianco sono racchiusi sussurri, grida, dolori. Lo scrittore racconta le mille sfumature dell’umanità. Tutto inizia dall’istinto di sopravvivenza. Tutto continua con l’uomo allo stato brado fino ad arrivate al motore di tutto l’universo (parallelo e non): la passione.
Sono riuscita ad innamorarmi di alcuni personaggi arrivando ad odiarne altri. Questo perché qui non siamo davanti a un’opera semplicemente convincente quanto coinvolgente.
Solo tre persone sopravvivono alla catastrofe da cui tutto comincia, per tutta la durata del romanzo resta nell’aria la loro profonda solitudine. Ho finito il primo capitolo di questa saga trattenendo il fiato, esultando per un bacio che ci si aspetta fin dalle prime righe e che riesce comunque a meravigliare, provando ribrezzo per alcuni comportamenti che non voglio rivelare nella mia recensione.
Ho amato tutte le donne descritte ne “I Rami del Tempo” e le ho amate perché Luca Rossi è il primo amante dei suoi personaggi femminili.
Aggiungere altro sarebbe inutile, un libro del genere va gustato più che illustrato.
Chiudo dicendo che aspetto trepidante il continuo della saga. Nell’attesa, iniziate anche voi il vostro viaggio tra “I Rami del Tempo”, non ve ne pentirete.
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