In un colpo solo può riparare le ossa rese fragili dall’osteoporosi ed i muscoli indeboliti dall’atrofia: è “l ‘ormone della palestra” che viene naturalmente prodotto dall’organismo con l’esercizio fisico ed i cui effetti sulle ossa erano già stati scoperti nel 2015.
La rivista Scientific Reports ha pubblicato i risultati osservati nei topi dal gruppo dell’ Università Politecnica delle Marche coordinato da Saverio Cinti e da quello dell’università di Bari guidato da Maria Grano. Si segnala che l’uso di questo ormone, detto “irisina”, per la terapia dell’osteoporosi è già stato brevettato dallo stesso gruppo di ricerca e sono ora in programma i primi test da fare nello spazio. Precisamente i test verranno eseguiti sulle cellule di un topo in coltura preparate dall’università di Bari con l’Agenzia Spaziale Europea (Esa).
Le cellule potrebbero raggiungere la Stazione Spaziale all’inizio del 2018 con la capsula Dragon dell’azienda americana Space X ed i risultati, se favorevoli, potranno essere utili per aiutare gli astronauti ad affrontare i futuri voli verso Marte.
Per ora è possibile osservare che i test sui topi hanno mostrato un effetto positivo sui muscoli, che vengono irrobustiti. Alla luce di tali risultati è possibile sperare che questa scoperta possa essere utile anche a noi sulla terra e possa aprire prospettive importanti di cura anche alla luce del progressivo invecchiamento della popolazione mondiale.
I test sull’uomo non saranno possibili prima di due o tre anni, intanto, considerando che questo ormone è naturalmente prodotto dall’organismo durante l’esercizio fisico, la raccomandazione è di fare movimento “come una vera e propria cura”.