Se si digita il suo nome su Wikipedia la prima biografia che compare è in spagnolo. Ma Lodovica Comello, nata a San Daniele del Friuli nel 1990 è italianissima ed è amata in America come in Italia. Ce ne eravamo accorti quando a Quelli Che il Calcio Luca Savino aveva detto di volerla avere ospite tra Ligabue e Vasco. Una star che piace per la sua freschezza a mamme e figlie, grazie alla sua partecipazione ai musical de Il Mondo di Patty e Violetta, produzioni latine che l’hanno lanciata in tutto il mondo. Oggi, da italiana ufficialmente residente a Buenos Aires, esce con il suo primo album Universo, in buona parte cantato in spagnolo. L’abbiamo incontrata durante la sua veloce visita (assediatissima) a Milano.
Il Mondo di Patty è basato su una telenovela argentina, tu quando ti sei trasferita lì?
«Avevo iniziato a studiare all’accademia Mas di Milano nel 2009 quando mi hanno scritturata, e in una settimana ho dovuto fare le valige e partire per una nuova vita. Per fortuna ho una famiglia fantastica che mi sostiene e sono andata lì imparando presto lo spagnolo che per fortuna è molto simile alla mia lingua.»
Poi sei passata a Violetta. Com’è stata l’esperienza?
«Aver fatto il tour precedente con Patty mi è servito molto perché ogni sera osservavo la protagonista, Laurita e imparavo molto da lei. È anche una persona molto umile e molto amichevole, nonostante tutto il clamore che la circonda. Io in Violetta faccio Francesca che ha una bella parte nello spettacolo dal vivo, che è molto corale ma anche molto coinvolgente. Sono felice di girare il mondo grazie a questi personaggi.»
Non senti la stanchezza di dover aderire per forza a un modello?
«La vivo molto serenamente, sono molto contenta cammino tra le nuvole. Sono di vicino Udine e ho sempre saputo che per fare qualcosa me ne sarei dovuta andare, però quando anche da piccola volevo studiare chitarra, i miei genitori, fan dei Pink Floyd e del Boss, mi hanno sempre detto che la scuola veniva prima di tutto. Infatti mi sono diplomata allo scientifico con 80.»
Ma le restrizioni sul look come le vivi?
«Sono molto basilare, mi piace andare in giro sportiva. L’unica cosa sono i capelli, me li taglierei da subito ma non posso. Poi non sono come Miley Cyrus che per far notizia esagera. Bisogna stupire con classe e poi a me i vestiti succinti non si addicono.»
Il tuo primo album da solista è in spagnolo, canterai mai in italiano?
«Lo abbiamo inciso in spagnolo perché è sia adatto al mercato sudamericano che europeo. Inoltre siamo distribuiti anche in Polonia o Russia e lì lo spagnolo è più accessibile. Lo spettacolo di Violetta che arriverà in Italia a gennaio avrà sicuramente dei passaggi in italiano perché lo adattiamo sempre. Poi nel futuro credo di voler incidere anche in italiano. Tutte le canzoni che interpreto però hanno qualcosa di me, come Otro Dia Mas, la prima che piace a me e a tutti i miei fans.»
Hai scelto tu il titolo Universo?
«Per me vuol dire un messaggio positivo, la speranza, è un grande sogno artistico che si avvera per me. In questa storia che racconto c’è una parte di me che dice ai ragazzi “mettetecela tutta che ce la potete fare a realizzare i vostri sogni”. E poi è davvero un disco mondiale, nel senso che lo abbiamo realizzato mentre io ero in Argentina per 8 mesi a girare la serie e mentre ero a Barcellona a fare le prove del tour.»
Cosa ti emoziona di più quando sei sul palco?
«Il fatto che tutti cantino assieme a noi è straordinario. In ogni parte del mondo dove andiamo è sempre una grande sorpresa. I bambini sono estasiati, le mamme esultano, c’è un sacco di entusiasmo, specie da parte degli adulti, a volte bisogna legarli alle sedie. Credo che sia dovuto al fatto che le trame piacciono anche ai meno giovani. E poi immagino che a casa i genitori subiscano un lavaggio del cervello e quindi quando ci vedono dal vivo esultano con i figli.»
Hai menzionato alcuni mostri sacri del rock, ma come influenzano la tua musica?
«Non direttamente ma ci arriverò. Ho un’ammirazione sconfinata per Elisa, anche se non l’ho mai conosciuta. Mi piacerebbe un giorno propormi come lei con la chitarra e la sola voce. Poi mi piace molto quello che fa Christina Aguilera, la voce, il talento nei film, è un’artista completa. Ho anche molti altri idoli, come Demy Lovato, che ha un carisma tutto suo.»
Sei un modello per milioni di ragazzi, come vivi questa situazione?
«Cerco di dire loro che bisogna studiare, allenarsi, sento che mi è servito essere stata pronta ad affrontare lo spettacolo. Tutti vogliono emergere ma nessuno mai può dirsi arrivato. C’è sempre da imparare.»
E la tua vita privata come la gestisci?
«Ovviamente sono lontana da casa per molto tempo per fortuna c’è Skype. I miei mi sostengono molto, c’è mia sorella, mio cognato che è anche un amico oltre che manager e produttore. Mi appoggiano tutti. E anche gli amici, dopo la selezione naturale i più fedeli sono rimasti. L’altro giorno mi hanno visto a Quelli che il calcio e mi hanno messaggiato: “Incredibile, poco tempo fa eravamo in piazza a bere con te e ora sei in tv”.»