Pop, swing e jazz sono solo alcuni degli ingredienti de “Lo scapolo” (Urban Records), il primo lavoro discografico di Matteo Schifanoia. Lo Scapolo è anche il titolo del singolo da cui è stato realizzato un video da Farm Studio Factory per la regia di Alberto Fabi. Leggerezza e ironia ne accompagnano strofe ed immagini “Lui sa nell’al di là sarà più facile trovare una donna da amare, con lo scapolo guai a parlar di sesso altrimenti c’è il rischio di renderlo depresso”. Otto brani si susseguono tra umorismo e ritmi bizzarri, con intervalli di inaspettata poesia. Lo Scapolo esprime in musica il lungo percorso intrapreso da Matteo Schifanoia che arriva a congiungere perfettamente accordi e timbri dal gusto inusuale. Costa Meno ad esempio è un testo di vivace simpatia, quasi inimmaginabile pensare al modo in cui Schifanoia, sia riuscito a mettere in musica, scene quotidiane di questo genere: “Anche quest’anno è un anno pieno di matrimoni, come farò con tutti questi regali, io che di soldi non ce ne ho mica molti”. Si succedono Crisi Rock, Guardaroba Impazzito, Lo Scapolo, tracklist dell’album. Un immediato piacere all’ascolto con Lolita, una traccia vivace, dai toni pop-swing, ballabile e ricca di spassosità. Seguono, Un Sognatore Bianco, Santa la Bella Stella Bianca, Notte Seria, pezzo conclusivo, uno swing animato dal jazz. “Notte seria, fatta di luna, voglio tornare buono, accettare il mondo”.