Lo Stato delle Cose, gruppo dell’Hinterland Milanese Pop-indie Rock, lo scorso 29 marzo ha pubblicato l’omonimo album, anticipato dal singolo “Perdersi”, pubblicato a seguito della loro vittoria alla 30esima edizione di Rock Targato Italia.
Nato nel novembre del 2015 da un’idea di Valentina Brocadello (basso), Davide Ripamonti (pianoforte, chitarra acustica) e dall’incontro con il cantante vicentino Alessandro Mop (voce e chitarra elettrica), la band Lo Stato delle Cose ha realizzato un concept EP, le cui tracce hanno come filo conduttore, la fragilità e la rottura dei rapporti. I brani non descrivono storie, ma, piuttosto, si soffermano su alcuni momenti, “scatti” in bianco e nero di istanti ben precisi. Ad accompagnare tali fotogrammi, un suono diretto, antitetico, che accosta parti elettroniche a delle linee prettamente acustiche. Il risultato è, però, semplice, curato ed emozionante.
L’album si apre con “Perdersi”, in cui cantano “Un lago salato dimentica di essere un fiume addormentato, aveva sognato di diventare mare”. Una canzone che parla di tutte quelle persone che preferiscono rimanere dei “laghi salati” piuttosto che farsi trascinare dalle loro passioni perché non potrebbero sopportare di nuovo il dolore, di avere nuove delusioni, di perdere nuovamente. Nel brano “Imperfetti sconosciuti” si parla della vita di coppia, le aspettative mancate, le delusioni lavorative, la routine che la società moderna ha imposto, intaccando la loro armonia. “Tu pensi che sia banale ma lo stato delle cose è capire che è Normale” canta il gruppo nella terza traccia “Lo Stato delle Cose”, in cui ancora una volta troviamo al centro della storia le problematiche di una coppia. Si fa di tutto per tenere in piedi anche la più bella storia d’amore, ci si fa spazio per non calpestarsi, si lotta, si accetta tutto. Ma, al tempo stesso, tutto è in trasformazione, tutto quello che ha un inizio, può avere una fine anche se non si vuole ammettere che qualcosa possa terminare. “Tutto e niente” è una canzone che fotografa una persona allo specchio, davanti al suo egoismo, che l’ha portato a volere tutto senza risparmiarsi. Ed è quindi solo alla fine che si accorge di non avere più niente: di aver tradito le persone che gli sono state vicino e di aver tradito sè stesso, le proprie idee, i propri sogni i propri sentimenti. “Buona fortuna” è il brano che chiude la tracklist del disco “Lo Stato delle Cose”, il cui testo descrive che per il buon funzionamento di una relazione c’è bisogno di fortuna. La fortuna di trovare una persona che ascolti e capisca, che rimanga anche se ci sono problemi o differenze caratteriali. La coppia della canzone, all’inizio di una relazione, si augura buona fortuna perché frasi come ‘ti amerò per sempre’ e ‘sei l’amore della mia vita’ lasciano il tempo che trovano.