
75° FESTIVAL DELLA CANZONE ITALIANA
FOTO FELICE DE MARTINO
“Viva la vita” è il titolo del brano con cui Francesco Gabbani torna ad esibirsi in gara al Festival di Sanremo. Dopo la vittoria tra le Nuove Proposte nel 2016 con “Amen” (anno in cui riceve anche il Premio “Emanuele Luzzati”, il Premio della Critica “Mia Martini” e il Premio “Sergio Bardotti” per il miglior testo), si è presentato tra i Big l’anno successivo con “Occidentali’s Karma” (ottenendo il Premio TIMmusic e partecipando in rappresentanza dell’Italia all’Eurovision Song Contest, dove si è piazzato al sesto posto.), mentre nel 2020 si è classificato al secondo posto del Festival con il brano “Viceversa”, ottenendo il Premio TIMmusic.
La canzone che porta in gara alla 75esima edizione della kermesse canora è un inno alla vita, in cui si evince un senso di gratitudine. «Col tempo mi sono reso conto che quello a cui ambisco non è il successo ancora più grande o l’immaterialismo, l’avere e il possedere, ma una serenità, un equilibrio interiore, o come la definiscono gli orientali, la famosa pace interiore. Credo in questo momento della mia vita, poi magari cambierò idea andando avanti, che la strada sia quella dell’accettazione, cioè accettare quello che si è, accettare quello che la vita ci ha dato, e penso sia una delle cose più difficili da fare. Non cercare una risposta alle grandi domande che possano essere chi siamo, cosa dobbiamo fare qua su questo mondo, in questo universo. Ecco forse sta proprio nella scelta di dire accettiamo che certe cose non le sappiamo e forse mai le sapremo».
Nel testo Gabbani canta: “Viva la vita finché ce n’è, viva la vita questa vita che è solo un battito, un lungo battito”. Ed è proprio sulle piccole cose della vita che Gabbani afferma: «Sono veramente tante le piccole cose che prendo in considerazione. A partire dal fatto che sono un cantante un po’ atipico, poiché normalmente i cantanti sono abbastanza notturni, mentre io invece mi sveglio prestissimo la mattina e spesso vedo l’alba, con gli uccellini che cantano, i profumi della natura. Vivo per scelta in mezzo agli olivi, in mezzo alla natura, quindi per me quando sono a casa sono felice ed è lì che mi viene da dire viva la vita.
Dico viva la vita anche quando vedo il sorriso della mia compagna Giulia che mi supporta e mi sopporta, quindi quando vedo che sorride ed è felice sono felice anche io. Viva la vita sempre, in tutte le cose. Credo che uno debba avere interiormente questo tipo di approccio, anche se non è facile dirlo in circostanze difficili, anche se è proprio in quel momento che uno dovrebbe dirlo, viva la vita perché la vita esiste e perché il tutto è fatto dall’equilibrio tra gli opposti»
Francesco Gabbani attraverso i suoi testi ha sempre trovato il giusto equilibrio nel sapere raccontare la vita ma con un tocco di ironia e leggerezza, una caratteristica che possiamo dire sia diventata un suo marchio di fabbrica.
«È una mia caratteristica, che fa parte appunto del mio modo di esprimermi. Io faccio musica, continuo a farlo sempre in questo modo, esprimendo nel vero e nel male quello che suono. Io sono così, sono il primo pirla che fa le battute, che è entusiasta e magari ironico, ma nello stesso tempo poi cerco un significato in profondità e questa cosa va anche nelle mie canzoni. Viva la vita così com’è non è un’espressione consapevole che arriva dopo un’analisi di introspezione psicologica, di domande fatte, quindi ecco, è una forma assolutamente di profonda leggerezza».