A gennaio è uscito Lightness il tuo album d’esordio, un disco che arriva dopo anni trascorsi in una band alternative metal come chitarrista ritmico e seconda voce e in seguito come solista. Come nasce questo lavoro discografico e cosa rappresenta per te?
«Nasce da una rinascita per me, dopo la band sono stato due anni fermo. Poi un giorno mi svegliai e pensai “voglio una chitarra acustica”. Questo disco rappresenta la voglia di vivere di nuovo.
Come nascono le tue canzoni? Cosa vuoi trasmettere con la tua musica?
«Le canzoni nascono dal mio passato, presente e futuro. In ogni canzone parlo di me, e voglio far capire alla gente che inseguire un sogno non è impossibile».
Canti in inglese ma sei di Napoli, una città con una cultura e una lingua molto forti, soprattutto in musica: come mai la scelta di un idioma straniero?
«La scelta può essere strana, ma sapete, mi ritrovo a scrivere più nelle melodie in inglese che in italiano. Sarà che ho sempre ascoltato musica inglese o quanto meno internazionale. Poi ovviamente guardiamo in faccia la realtà, se vuoi riempire gli stadi e i grandi palchi del mondo (e non solo in Italia) c’è una sola lingua che riesce a farlo ed è l’inglese».
Nel 2015 hai intrapreso la tua carriera da solista ed hai scelto come nome d’arte Gab Ryal. Come mai questo nome?
«Perché facendo musica inglese era giusto attribuirmi un nome d’arte di tendenza inglese. Ho preso il mio nome e la creatività, ed ecco il risultato».
Dalla band alla carriera da solista sono trascorsi anni, in cui hai deciso di passare dall’alternative metal a canzoni che girano tra il folk/hip hop/soul/indie, tutto in chiave pop. Ci parli di questo cambio di generi?
«Credo che nella musica più amplifichi la tua conoscenza e più avrai ispirazione. Grazie a quelle esperienze sono diventato Gab Ryal».
In questo periodo in cui tutti siamo un po’ fermi e pensiamo a cosa fare in futuro, tu a cosa stai pensando? Quali i tuoi prossimi progetti?
«È un periodo brutto ma ce la faremo, basta che restiamo a casa. Io invece mi sto dedicando al nuovo disco, è ancora una bozza ma appena finirà questa quarantena, si corre subito in studio!»
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