«Ciò che chiamiamo esperienza non è il catalogo dei nostri dolori ma la simpatia che si impara ad avere per le sofferenze degli altri».
Può un uomo conosciuto a Bogotà, in un bar, durante una partita a biliardo, cambiare il destino della nostra vita? Sembrerebbe di sì, leggendo il romanzo Il rumore delle cose che cadono di Juan Gabriel Vàsquez, definito da Mario Vargas Llosa: “una delle voci più originali della letteratura latinoamericana”.
Il protagonista e voce narrante dell’intera vicenda è Antonio Yammara che appena fa la conoscenza di Ricardo Laverde, intuisce che nel suo passato si nasconde ben più di un segreto. Antonio è testimone della sua uccisione e rimane anch’egli gravemente ferito nell’agguato. L’amore di sua moglie Aura e della piccola Leticia non bastano a fargli superare quel trauma che continua ad ossessionarlo. L’unica cosa da fare è raccogliere informazioni sulla vita di Ricardo, scoprire i lati oscuri della sua vita, parlare con tutti quelli che lo hanno conosciuto e attraverso incontri, lettere, articoli di giornale e una cassetta che contiene la registrazione di una scatola nera di un aereo precipitato, Antonio riuscirà a fare luce su Ricardo e sulla propria esistenza.
La vicenda è ambientata in Colombia durante gli anni dell’ascesa di Pablo Escobar, il leggendario re della droga. La guerra tra il cartello di Medellìn e le forze governative spalleggiate dall’America del presidente Nixon ritorna nelle pagine di Vàsquez con tutta la potenza evocativa della memoria nell’affresco di una nazione lacerata dalla violenza. I numerosi personaggi che compaiono nel romanzo devono fare i conti con il triste fenomeno del narcotraffico che mette sotto scacco la vita quotidiana degli abitanti delle città colombiane. Le persone più deboli, quelle che inseguono un sogno di ricchezza e di prosperità sfidano continuamente il destino in una lotta di cui si conosce già l’esito. La vita è segnata dagli eventi che non possono mutare ed anche l’amicizia e l’amore vengono intrappolati in questa spirale di odio e di sopraffazione.
Il romanzo di Vàsquez è un thriller politico di straordinaria forza ed efficacia e ciascun personaggio delle vicende narrate ha un suo spazio ben definito e interagisce con gli altri in modo da creare un incastro perfetto. I colpi di scena si susseguono e i destini dei protagonisti si allineano in una commovente storia d’amore e di amicizia. Antonio, Ricardo, Elaine, Maya, i loro familiari, la piccola Leticia ci portano in un mondo di cui conosciamo ben poco perché distante geograficamente e velato dalla patina del tempo.
Le descrizioni dei luoghi da Bogotà ai piccoli villaggi dell’entroterra colombiano sono precise e puntuali nell’esaltarne la bellezza e i fattori climatici; impagabile quella relativa all’ Hacienda Nàpoles, il grande parco zoologico di Pablo Escobar con i suoi animali esotici. Allo scrittore bastano poche pennellate per descrivere i personaggi ritratti nella quotidianità e con il loro bagaglio di debolezze e fragilità.
Il rumore delle cose che cadono è un romanzo che si legge tutto di un fiato e che è valso all’autore il prestigioso Premio Alfaguara.
Per invogliarvi alla lettura vi trascriviamo l’incipit del VI° capitolo intitolato Su, su, su: «L’età adulta porta con sé la pericolosa illusione del controllo. Intendo dire che è il miraggio di dominio sulla nostra vita che ci permette di sentirci adulti, perché associamo l’essere adulti all’autonomia, il sacrosanto diritto di determinare cosa ci succederà in seguito. La disillusione arriva presto o tardi, ma arriva, non manca mai all’appuntamento, non lo ha mai fatto. Quando arriva l’accogliamo senza meravigliarci troppo, perché nessuno che abbia vissuto abbastanza può stupirsi del fatto che la sua biografia sia stata plasmata da eventi lontani, da desideri altrui, con poca o nessuna partecipazione diretta nelle decisioni».
Juan Gabriel Vàsquez è uno scrittore colombiano, nato a Bogotà nel 1973 e vive e lavora nella sua città natale. Dopo una laurea in Diritto, prosegue i suoi studi alla Sorbona di Parigi ed intraprende un lungo viaggio in Europa toccando il Belgio e la Spagna. È autore di ben sette romanzi ed è tradotto in 16 lingue ricevendo numerosi premi e riconoscimenti. Il suo ultimo romanzo si intitola Gli informatori. Tutte le sue opere sono state pubblicate in Italia da Feltrinelli.