Mauro Pina, classe 1966, nel suo album d’esordio “L’ho scritto io” dà vita ad undici brani dal carattere autobiografico. Cantautore, polistrumentista e paroliere italiano, in questo nuovo lavoro compone interamente le sue canzoni suonando personalmente tutti gli strumenti (percussioni, basso, chitarra, pianoforte, armonica). “L’ho scritto io” raggruppa un insieme di stili che spazia tra pop, rock&roll e soft rock. Il disco contiene “Sei fantastico”, il singolo di lancio realizzato con la celebre attrice Rosalinda Celentano e “Anima sola” brano cantato in coppia con Francesca Alotta.
“Sei fantastico” è il singolo di lancio realizzato con Rosalinda Celentano, voce che nello stesso album ascoltiamo anche nella canzone What Do You Want. Com’è nata questa collaborazione e perché hai scelto proprio lei?
«La collaborazione con Rosalinda nasce da un’idea di Efrem Sagrada, promoter del club Celentano, e mi dà l’opportunità di uscire in maniera roboante con un singolo. Rosalinda da 27 anni non era presente sul panorama musicale e per me è stata una grande “medaglia al valore” che lei abbia accettato la collaborazione».
“Anima sola” invece ti vede in coppia con Francesca Alotta. Il singolo era stato presentato alle selezioni di Sanremo 2018. Cosa puoi dirci invece di questa collaborazione e come mai la scelta è caduta su di lei?
«Francesca ci è sembrata da subito la persona giusta per questo progetto. Lei ha una vocalità pazzesca e con me si è trovata benissimo, penso le nostre voci nel pezzo siano un bell’intreccio. Sanremo è stata un’occasione persa, c’eravamo quasi, ma adesso abbiamo tante idee e progetti per questa canzone e questa collaborazione, ne sentirete delle belle».
In futuro con quale artista italiano ti piacerebbe collaborare?
«Eh, bella domanda…Non saprei dirti, mi piacerebbe continuare con questa collaborazione e, comunque, camminare anche con le mie gambe senza traino, arrivare a qualcosa insomma. A prescindere da con chi decida di registrare».
L’ho scritto io è un lavoro di 11 inediti diversi nella loro struttura composti a distanza negli anni. Dai diversi testi che sicuramente avrai scritto e archiviato da quando eri bambini ad oggi, com’è avvenuta la scelta?
«La scelta è stata fatta in realtà da Efrem e dalla mia produttrice, Patricia Stancich, sai. Per me sarebbe stato difficile scegliere visto che sono tutte figlie della mia ispirazione. Credo comunque siano canzoni che rappresentano bene il mio modo di scrivere e di interpretare la musica. Le mie influenze “beatlesiane” ed il mio gusto musicale alla fine escono in modo abbastanza chiaro».
In quali momenti della tua vita sono nati i testi?
«Beh, nascono dall’esigenza di dire qualcosa di forte, sia in positivo che in negativo. Parliamo di testi che scaturiscono da emozioni forti, da sentimenti di amore /odio a volte profondi a volte più leggeri, ma sempre di sentimenti parliamo».
Cosa rappresenta in particolar modo questo tuo primo lavoro discografico?
«Rappresenta quello che ho sognato per una vita e finalmente realizzato. Forse un po tardi, ma dai…Meglio tardi che mai. Però ti posso assicurare che la sensazione di essere prodotto, di essere ascoltato e constatare il gradimento della gente non ha eguali per un artista…».
Quando è nata la tua passione per la musica?
«Direi subito. Il DNA non lo comperi al supermercato. Già dall’età dell’asilo ascoltavo i dischi che giravano a casa e non vedevo l’ora di tornarvi per cantarli. Passione che non mi ha mai abbandonato perché in realtà è la mia vita».
Dall’uscita dell’album ad oggi quanti e quali consensi hai raccolto?
«Mah, tante ottime recensioni, tanti complimenti da chi mi conosce, ma quello è facile, tanta invidia, sentimento stupido e delirante, ma che purtroppo si insidia in molti in questi casi. Sì, posso dire che per ora posso ritenermi soddisfatto del risultato, seppur minimo, del nostro lavoro. Si lavora per crescere».
Beatles quanto hanno influito nella tua crescita artistica?
«In maniera direi decisiva. Non avessi conosciuto loro non so cosa sarei oggi. Probabilmente un musicista senza il gusto per la melodia che loro mi hanno tatuato sulla pelle. Adoro tutto quello che hanno fatto. E la Musica, in generale, a loro deve tanto».
Ci sono in programma dei live per quest’estate?
«Stiamo lavorando da pazzi per la costruzione di questo tour del disco in Italia e all’estero. Purtroppo ad oggi non posso anticiparti date, ma so che arriveranno presto e, spero, saranno moltissime».