Nell’unica sua data estiva, a grande richiesta, arriva a Napoli uno degli artisti più amati dal pubblico di casa e non solo, Eduardo De Crescenzo.
Nella serata della rassegna Noisy Naples Fest (che ha ospitato artisti del calibro di Sting, Diana Krall, Noel Gallagher, Skunk Anansie, Massive Attack, Ludovico Einaudi, Robert Plant, OneRepublic, Mr. Rain e Maluma, e che giunge quest’anno alla sua sesta edizione), il cantautore napoletano si esibisce nella venue dell’Arena Flegrea, dinanzi a 6000 persone. Quest’ultimo ha contribuito, con questo show, alla sua maturità espressiva, la sua emozionante biografia musicale in cui riesce a tenere insieme il suo talento di cantante, interprete, fisarmonicista, compositore, arrangiatore, capaci comunque di attraversare il tempo e le generazioni.
Uno show unico quello dell’Essenze Jazz, che svela in un unico concerto tutte le caratteristiche del mondo sonoro di Eduardo: le interpretazioni raffinate degli chansonniers italiani e napoletani che a inizio del XX secolo s’ispirarono alla Francia, il ritmo serrato del vocalizzo scat che scopriva nell’adolescenza nei locali americani sul porto di Napoli dove la sera si suonava il jazz.
Le suggestioni del Mediterraneo che lo ispirano dal mare o dai vicoli della sua città. Lo schema jazzistico consente alla melodia spazi inusuali, le improvvisazioni libere e geniali arrivano durante il concerto con naturalezza poetica e magistrale, estendono l’emozione del canto e fanno vibrare la platea dei concerti.
La musica di Eduardo De Crescenzo è complessa, fatta di melodie e armonie colte, di tempi e ritmi sperimentali. Incanta platee esigenti educate alla lettura della virtù: al Teatro San Carlo di Napoli, tempio dell’Opera, al Teatro Morlacchi a Perugia, nell’ambito di Umbria Jazz, al Ravello Festival. Eppure la sua voce magica, ormai leggendaria, la rende fluida e accessibile anche a quel pubblico pop cresciuto con i valori umani che il cantautore riesce a trasmettere e quel pubblico di “bocca buona” consapevole dei suoi talenti artistici.
L’artista alla fine afferma: “L’Essenze Jazz sono io, e ci sarà sempre, seppure diluito con altri impegni”, riferendosi comunque alle numerose rappresentative in cui si esibirà.
Ritornando allo spettacolo, con lui sul palco dell’Arena Flegrea, una rosa di musicisti tra i più apprezzati della scena jazzistica contemporanea: Enzo Pietropaoli al contrabbasso, Marcello Di Leonardo alla batteria, Julian Oliver Mazzariello al pianoforte, Daniele Scannapieco al sassofono e Susanna Krasznai al violoncello, cui si aggiunge per questa speciale occasione la tromba di Fabrizio Bosso.
Questi i brani in scaletta: Dalle radici, Il racconto della sera, L’odore del mare, C’è il sole, Foglia di thè, Dove Sarà così, Naviganti, Non tardare, La vita è un’altra, Il treno, Quando l’amore se ne va, Amico che voli, E la musica va, Ancora, Medley (Al piano bar di Susy – L’infinità – Da lontano – Camminando – Io ce credo – Sapessi com’è), Dove c’è il mare, Cosa c’è di vero, Mani, La strada mia, Luna rossa, La vita è questa vita.
I suoni, l’atmosfera e la inusuale brezza fresca di tramontana condiscono uno spettacolo unico nel suo genere. Dopo il brano “Ancora”, colonna portante della sua carriera artistica, il pubblico gli tributa un applauso, condito da una standing ovation, lunga qualche minuto.
L’artista, quindi afferma: «Il palco è un privilegio che la vita mi ha concesso, un dono così generoso che non potevo tenerlo solo per me».