Lena Headey è diventata una delle star più amate per il suo ruolo nella famosa serie tv, Il Trono di Spade, l’immorale, spregiudicata, infame e incestuosa regina Cersei Lannister, ruolo che ha attirato l’interesse anche della Regina Elisabetta II.
Lena Headey è candidata all’Emmy per il suo ruolo in questa serie come Miglior attrice non protagonista in una serie drammatica.
Ma Lena ha un altro ruolo molto grande come regina, è la spartana Gorgo nel blockbuster 300, film diretto da Zack Snyder e prodotto da Mark Canton, basato sulla graphic novel di Frank Miller, che vedremo il prossimo anno il terzo e ultimo capitolo della saga su persiani e ateniesi.
Attualmente è fidanzata con Pedro Pascal, attore cileno, che ha interpretato in Game of Thrones il ruolo di Oberyn Martell, la Vipera Rossa, si sono conosciuti sul set in Croazia. Il mistero resta su una eventuale location di Game of Thrones in Italia, la Headey dice di non sapere nulla. Le abbiamo rivolte alcune domande durante soggiorno i Italia ospite dell’Ischia Global Festival.
Interpreta due regine diverse, come si è avvicinata a questi personaggi?
«I due ruoli delle regine sono fantastici, straordinari. La regina Gorgo è molto potente all’inizio e combatte in maniera molto dura, questo mi piace, perché come attrice adoro veramente investire in questo tipo di personaggi, sono felice di interpretare questi ruoli, ma non so perché mi affidino ruoli reali, non ne ho la minima idea.»
Quale sarà l’evoluzione della regina Cersei, visto che gli sceneggiatori hanno deciso che dalla quinta stagione non seguiranno del tutto i libri di Martin?
«Io non so cosa George o gli sceneggiatori hanno in cantiere, noi riceviamo la sceneggiatura ogni stagione, quindi, la prima e unica cosa che faccio, la leggo tutta d’un fiato, per vedere se sopravvivo e fino ad ora sono sopravvissuta, ma non so cosa mi riserveranno in futuro.»
Vive l’ansia di scoprire la sorte del personaggio, che prima o poi la elimineranno dalla serie tv?
«No, fa parte del gioco, non ho questi timori.»
Come convive con questi ruoli da “cattiva” della serie, anche se i fan usano altri termini?
«Ci vuole tantissima immaginazione, però è molto divertente, bisogna mettere in gioco e mostrare delle parti di te che in genere non puoi tirar fuori, perché socialmente non sono accettabili.»
Come si spiega il successo planetario de Il Trono di Spade.
«I libri da cui è tratta la serie erano già molto apprezzati. È una storia che ha dei temi universali, come l’amore, la perdita, il lutto, il dolore, la paura, l’amicizia, la famiglia. Credo sia facile per chiunque identificarsi, poi, è un prodotto fantasy, un territorio fantastico, un prodotto nel quale tante persone possono immedesimarsi, riconoscersi.»
Rumors dicono che ci saranno delle riprese anche in Italia per la quinta stagione…
«No.» (risponde riflettendo, tentenna e poi dopo il secco No, sorride).
Prima dell’icona di Trono di spade cosa faceva?
«Ho fatto tante altre cose, quella della serie mi è sembrata un progresso naturale della mia carriera, avevo fatto dei film con alcuni amici a Los Angeles, poi alla fine è arrivato Il Trono di Spade.»
Quali sono le differenze che riscontra lavorando al cinema o in televisione?
«Nel Trono di Spade ci sono degli episodi che sono molto simili alle riprese di un film, perché magari giriamo in diverse location, anche per diversi giorni, invece in un film magari fai meno scene al giorno.»
Si dice che ha intenzione di passare alla regia, cosa le piacerebbe dirigere?
«È vero mi piacerebbe passare alla regia, scrivo tantissimo e sto cercando i finanziamenti. In questo momento mi sento di essere nella posizione giusta, vorrei dirigere un film drammatico, dark, però non posso dirvi troppo ancora, prima devo cercare dei produttori.»
Il cinema dà pochi ruoli belli alle donne..
«Credo che le cose stiano cambiando, oggi vanno meglio, le donne vengono considerate interessanti a qualunque età. Naturalmente sono certa che gli uomini continueranno ad avere la parte del leone, con più ruoli e molto interessanti.»
Cosa ti spinge a scegliere un ruolo anziché un altro?
«Comincio sempre dalla scrittura, dalla storia, a volte è difficile trovare delle belle sceneggiature, ma è questa la cosa che m’interessa veramente, sono attratta da storie dalle strutture narrative dark. È un viaggio fare l’attore dove devi avere una grande fortuna e soprattutto devi sapere scegliere cosa interpretare, non puoi fare tutto, devi mettere dei limiti, comunque l’elemento è la storia.»
Le piacerebbe fare la protagonista una commedia?
«Sì, mi piacciono le commedie, però non lo so, non mi vedo. Mi piace Pedro Almodovar, le sue commedie sono particolari, belle e molto intelligenti, non amo le commedie con battute, scherzi e doppi sensi.»
E chi potrebbe essere il tuo partner ideale?
«Oh, non lo so è difficile questa. Javier Bardem?!?»
Ci sarà un sequel della saga Shadowhunters, ha delle novità sul film City of Ashes, il secondo della saga?
«Non lo so. Non ho novità.»
Cosa legge? Libri preferiti?
«Io leggo tante sceneggiature, non ho tanto tempo per leggere altro. Leggo tante cose diverse, in genere ho sempre una pila di libri sul mio comodino, e, ogni tanto ne prendo uno. Non ho tanto tempo, ma sì leggo.»